UN ALTRO DOMANI

Qual è il primo seme della violenza? Come si può riconoscere? Come si può prevenire, come si può immaginare un altro domani?
UN ALTRO DOMANI
Data:
13/09/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Silvio Soldini, Cristiana Mainardi

Anno:
2023
Origine:

Italia

Durata:
109'
Fasce di pubblico:
Ragazzi, Adulti

La violenza sulle donne è un termometro del livello di civiltà raggiunto da un Paese. Il documentario di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi indaga sulle dinamiche psicologiche e socioculturali da cui ha origine questa violenza, e su come si possa riconoscerla fin dai primi segnali, per prevenirla.

Mettendo insieme testimonianze delle vittime e degli autori di violenza, e delle figure incaricate di occuparsi del problema (psicologi, criminologi, autorità giudiziarie, avvocati, Polizia di Stato, responsabili dei centri antiviolenza, ecc.), si delinea lo scenario attuale di un fenomeno complesso e atavico, inquadrato anche in una prospettiva storica che ripercorre come in Italia siano mutate la sensibilità e la consapevolezza attorno al tema.

Ingresso speciale a 3.50€ per l'iniziativa "Cinema Revolution"

Programma della serata

Precede la visione, alle ore 20.30, un momento di incontro-confronto con operatori e operatrici della rete territoriale alla presenza di Annalisa Rabitti, Assessora alle Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia.

Interverranno anche Francesca Garbarino, criminologa clinica e vicepresidente del CIPM e responsabile dell’Area trattamentale maltrattanti intra ed extra muraria; la dott.ssa Morena Landini, responsabile del CIPM Reggio Emilia; la dott.ssa Marinella Caruocciolo, Primo Dirigente della Polizia di Stato, responsabile della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Emilia; la dott.ssa Maria Stella d’Andrea, medico legale, criminologa clinica, in staff alla Direzione Sanitaria dell'Azienda USL di Reggio Emilia; la dott.ssa Flavia Pazzoni; la dott.ssa Alessandra Campani dell’Associazione Nondasola – Centro antiviolenza; Giovanni Costi e Lara Bianchini referenti del Servizio per uomini maltrattanti della Cooperativa Papa Giovanni XXIII.

Il Cinema Rosebud aprirà alle 20.15, l’incontro con la rete è previsto alle 20.30 e la proiezione alle 21.00.

Costo

3.50€

Critica

Il docufilm esplora con sguardo lucido le origini della violenza sulle donne e le sue diverse manifestazioni, indicando la strada da percorrere verso la cura e la prevenzione.

"È un inferno essere amati da chi non ama né la felicità, né la vita, né sé stesso, ma soltanto te." La citazione in apertura, tratta da "L'isola di Arturo" di Elsa Morante, evidenzia subito l'intento di scavare a fondo nelle relazioni affettive per individuare il seme della violenza, che spesso si annida laddove la volontà di possesso e controllo esclusivo sulla donna viene scambiata per amore.

Inframezzando gli interventi dei testimoni (vittime, colpevoli, professionisti impegnati nella lotta alla violenza sulle donne) che compongono il docufilm, la regia si sofferma sulle riprese fisse e silenziose di case e palazzi, dall'esterno, come a suggerire che la maggior parte dei maltrattamenti e delle prevaricazioni sulle donne avviene proprio dietro quelle pareti, all'interno delle abitazioni: la violenza più diffusa rimane quella domestica, derubricata storicamente a 'questioni di famiglia', da tenere nascoste nella sfera privata. E invece è giusto rimarcare che si tratta sempre di questioni della società, che ci riguardano tutti e affondano le radici in un sistema patriarcale, di cui molti retaggi culturali restano ancora da abbattere [...].

Recensione di Simone Granata