EMILIA PEREZ

L'avvocato Rita dovrà aiutare un boss a cambiare sesso e a ritirarsi dalla sua attività...
EMILIA PEREZ
Data:
31/01/2025; 01/02/2025; 02/02/2025
Orario:
23:59
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Jacques Audiard

Anno:
2025
Origine:

USA, Messico

Durata:
130'

Orari di programmazione:

venerdì 31 gennaio ore 21;

sabato 1 febbraio ore 21;

domenica 2 febbraio ore 16, 18.15 e 20.30 (proiezione delle ore 20.30 in vos).

Vincitore di 4 Golden Globes (Miglior film musical o commedia, Miglior attrice non protagonista, Miglior colonna sonora e Miglior film non in lingua inglese), 2 premi al Festival di Cannes 2024 (Premio della giuria e Premio Miglior attrice a Karla Sofía Gascón, Zoe Saldana, Selena Gomez, Adriana Paz) e di 5 European Film Awards.

Manitas del Monte, feroce barone di un potente cartello messicano, ha deciso di cambiare radicalmente vita. Cresciuto in un contesto machista, patriarcale e criminale, ha soffocato per anni il suo essere profondo. Ma non è mai troppo tardi per diventare donna. Per realizzare il suo più grande desiderio, fa rapire Rita Moro Castro, giovane avvocato brillante al servizio di un grosso studio legale, più interessato a fare assolvere criminali che a servire la giustizia. Manitas recruta Rita per gestire transizione e futuro: simulare la sua morte con moglie e figli e ricominciare altrove. Poi Manitas diventa Emilia ma il passato fatica a passare come i rimorsi. Rientrata in Messico, cinque anni dopo, decide di riprendersi la sua famiglia e di restituire al suo Paese i corpi dei suoi martiri. Ma una questione di cuore tuonerà tempesta...

Cast e Credits

con Zoe Saldana, Selena Gomez, Edgar Ramirez, Karla Sofía Gascón, Adriana Paz

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.

Critica

Emilia Pérez è un film a misura di Jacques Audiard: smisurato, enfatico, barocco, imprevedibile.

La prova ulteriore della sua volontà di rinnovarsi con un gesto formale e assertivo mai visto prima. [...]. Emilia Pérez canta, danza, spara, ama, fa a pugni, arringa, abbatte, si batte, risorge e ripara per due ore e dieci senza tempi morti.

È uno spettacolo che si reinventa continuamente, un film pieno e generoso, a fior di pelle, di un'empatia totale, di un humour feroce e un senso consumato del tragico. Le giunture saltano e Jacques Audiard mescola le carte con gli ormoni, raccontando i destini musicali di un temibile boss pentito e del suo alleato avvocato, arenata in un mondo di uomini.

Cambiare sesso dunque ma anche natura perché Manitas diventa Emilia ed Emilia crea, con un gesto finalmente umano, un'associazione di beneficienza per ritrovare i corpi delle vittime che ha massacrato. Il film è attraversato dall'idea che la società possa auspicare un progresso morale smontando tutti i valori associati alla costruzione del maschile. E la questione della mascolinità è sempre al centro del cinema di Audiard, troppe volte definito "virilista" [...].

Recensione di Marzia Gandolfi