CANNIBAL HOLOCAUST

Un film cinico e feroce, controverso come pochi altri, che segna l'apice del sottogenere cannibalesco
CANNIBAL HOLOCAUST
Data:
28/09/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Il cinema ritrovato
Regia:

Ruggero Deodato

Anno:
1980
Origine:

Italia

Durata:
95'
Fasce di pubblico:
Adulti, VM18

Quattro giovani telereporter americani, con una salda esperienza di lavoro nelle zone di guerra, si avventurano nella remota foresta dell'Amazzonia, per girare un documentario sulle tribù indigene che vivono lontane anni luce dalla civiltà. A finanziarli è una stazione televisiva di New York. Sono passati alcuni mesi dalla partenza, ma i quattro sembrano scomparsi. Il professor Harold Monroe, antropologo, viene allora incaricato di mettersi sulle tracce dei reporter. Accompagnato da una guida locale, il docente si spinge anche lui nella foresta amazzonica. Le insidie sono a ogni angolo, tra belve feroci e indigeni dediti al cannibalismo. È in mezzo a questo inferno in Terra che l'antropologo trova le pellicole girate dai reporter e scopre che fine hanno fatto.

Cast e Credits

con Robert Kerman, Francesca Ciardi, Luca Barbareschi, Salvatore Basile, Paolo Paoloni

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori)

Informazioni aggiuntive

Vietato ai minori di 18 anni.

Critica

Film controverso e divisivo come pochi altri nella storia del cinema, Cannibal Holocaust rappresenta insieme l'apice creativo nella carriera di un regista personale come il da poco scomparso Ruggero Deodato. Il film segna anche l'apice di un particolare sottogenere dell'horror avventuroso come il cannibal movie che, sostanzialmente iniziato con Il paese del sesso selvaggio di Umberto Lenzi, è durato una manciata di anni e di titoli per poi spegnersi lasciando comunque un'eredità e una traccia durature.

Colpisce di questo film l'ambiziosa struttura narrativa che si articola in due parti separate, la seconda delle quali, particolarmente innovativa, introduce il concetto del found footage che sarebbe stato poi usato anni dopo nell'horror di grande successo The Blair Witch Project per diventare poi in se stesso una sorta di abusato sottogenere trasversale con decine di film al suo interno [...].

Recensione di Rudy Salvagnini