IO CAPITANO

Una coproduzione internazionale ispirata alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti. Parole chiave: Immigrazione, Emigrazione, Cittadinanza, Nazionalità, Integrazione, Accoglienza
IO CAPITANO
Data:
15/11/2024
Orario:
09:00
Rassegna:
OfficinaVisionaria
Regia:

Matteo Garrone

Anno:
2023
Origine:

Italia, Belgio

Durata:
121'
Fasce di pubblico:
Scuola secondaria di secondo grado

Avremo come ospiti uno dei due protagonisti del film e l'ispiratore e l'anima dell'idea e della sceneggiatura del film Kouassi Pli Adama Mamadou

Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso.

I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili.

Vincitore di 6 premi ai Nastri d'Argento 2024 (tra cui Miglior Regia), di 7 premi ai David di Donatello 2024 (tra cui Miglior Film e Miglior Regia) e del Leone d'argento per la Miglior Regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2023.

Cast e Credits

con Seydou Sarr, Moustapha Fall, Issaka Sawagodo, Hichem Yacoubi, Doodou Sagna

Costo

Ingresso gratuito

Informazioni aggiuntive

Questo titolo può essere richiesto anche in date diverse da quelle proposte. Si invitano le scuole a contattare l'Ufficio Cinema per verificare la disponibilità e per concordarne la proiezione.

Critica

Io capitano è soprattutto una parabola sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, incarnata nella figura nobile di Seydou che, invece di pensare solo alla propria sopravvivenza o al proprio tornaconto, si fa carico degli altri, fino a portare con sé anche il loro ricordo di chi non è arrivato alla meta.