Cos'è
La comunità "Digital Freaks" riporta a Reggio Emilia, per il secondo anno, la rassegna Mondovisioni organizzata da CineAgenzia insieme al settimanale Internazionale. Dal 27 gennaio al 3 marzo, ogni lunedì al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, i più appassionanti e urgenti documentari su attualità, diritti umani e informazione, selezionati dai maggiori festival e proposti in esclusiva per l’Italia.
Ogni sera dalle 19.30, prima del documentario, vi aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks. Un appuntamento dedicato alla scoperta del tema del documentario con una serie di ospiti che di volta in volta affronteranno il tema centrale della serata.
La selezione 2024-2025 presenta 6 documentari tutti in anteprima italiana, 5 dei quali diretti o co-diretti da registe donne, scelti da festival prestigiosi come Sundance, IDFA, CPH:DOX, Hot Docs, Visions du Réel, Sheffield Doc/Fest, tra gli altri. Il programma si tiene in equilibrio tra attualità e riflessione, tra emozioni e analisi, per uno sguardo sul mondo che solo il miglior cinema documentario e giornalismo sanno offrire.
I film in programma ci portano in Giappone per parlare di violenza sessuale in un Paese in cui denunciarla è ancora tabù, in Ungheria per raccontare la resistenza al governo nazionalista e autoritario di Orbán, in India per celebrare la resistenza degli agricoltori durante la più grande protesta della storia, in Palestina per scoprire la straordinaria e tragica storia del dottor Izzeldin Abuelaish, in Russia per conoscere attivisti e giornalisti oppositori del regime di Putin e della guerra in Ucraina, negli Stati Uniti per seguire la trionfale battaglia sindacale dei lavoratori di un gigantesco stabilimento di Amazon.
Lunedì 27 gennaio - Union
Ore 19.30 - DocuFreaks
Chiacchierata in stile freaks con Matteo Rinaldini, docende di Unimore, e Alessandro Scillitani, autore e regista, sul linguaggio cinematrografico e le tematiche di "Union", documentario che narra la storia della prima sede sindacalizzata di Amazon.
Ore 20:30 – Proiezione del documentario Union
Il 1° aprile 2022 un gruppo di lavoratori è entrato nella storia riuscendo in ciò che tutti ritenevano impossibile: vincere una elezione interna per diventare la prima sede sindacalizzata di Amazon in America. L’impresa sarebbe straordinaria per qualsiasi sindacato, ma l’Amazon Labor Union l’ha compiuta addirittura senza alcuna esperienza precedente di organizzazione, senza alcun sostegno istituzionale e con un budget totale di solo 120.000 dollari raccolti online. Lo stile e le strategie del gruppo sono totalmente anticonvenzionali: dall’indossare costumi alle conferenze stampa alla distribuzione gratuita di marijuana ai lavoratori. Malgrado avesse contro una superpotenza aziendale, con minime tutele legali e pochissime probabilità di successo, l’ALU non si è arreso, tenendo fede alle proprie convinzioni sull’azione collettiva e sulla dignità e il potere della classe operaia, e ottenendo quella che è stata considerata la vittoria più significativa per i lavoratori americani dagli anni ’30.
Lunedì 3 febbraio - Democracy Noir
Ore 19.30 - DocuFreaks
Dalle 19.30 ti aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks una chiacchierata con una serie di ospiti, alla scoperta del tema del documentario.
20.30 - Proiezione del documentario Democracy Noir
Nella audace ascesa globale di un nuovo autoritarismo, pochi politici si sono dimostrati tanto abili e determinati nel minare le basi della democrazia quanto il primo ministro ungherese Viktor Orbán. Eroe per la popolazione cristiano-conservatrice del suo Paese e modello per le destre europee e per Donald Trump e i repubblicani americani, Orbán smantella metodicamente le istituzioni democratiche del Paese, mantenendo il gradimento della maggioranza dei cittadini. Democracy Noir segue tre coraggiose donne – la politica d’opposizione Timea, la giornalista Babett e l’infermiera Nikoletta – in lotta per denunciare le bugie e la corruzione del governo, sfidando il partito ultra-conservatore Fidesz. A ogni passo che Orbán compie verso l’autocrazia, queste donne si organizzano e sperimentano strategie innovative per contrastare uno dei demagoghi più potenti e apparentemente inarrestabili dell’Occidente. Ma di fronte a questa nuova e oscura forma di autoritarismo c’è ancora una resistenza vitale: le testimonianze e le scelte di Timea, Babett e Niko dimostrano la necessità di difendere la democrazia e la libertà.
Lunedì 10 febbraio - I shall not hate
Ore 19.30 - DocuFreaks
Dalle 19.30 ti aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks una chiacchierata con una serie di ospiti, alla scoperta del tema del documentario.
20.30 - Proiezione del documentario I shall not hate
Dal campo profughi di Jabaliya a Gaza, all’Università di Toronto fino alla Corte Suprema di Israele, I Shall Not Hate segue la vicenda del dottor Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano, dove ha fatto nascere centinaia di bambini. La sua etica improntata al perdono e alla riconciliazione viene messa a dura prova quando un carro armato israeliano bombarda la sua casa, uccidendo tre delle sue figlie. Ma contro ogni logica e aspettativa, il medico trasforma la tragedia in una campagna globale per sradicare l’odio, diffondendo il suo messaggio in ogni lingua: inglese, arabo ed ebraico. Le sue parole saranno citate dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, e verrà candidato al Premio Nobel per la pace. Ma il dottor Abuelaish rimane perseguitato dal dolore e convinto che, per onorare le sue figlie, debba chiedere conto al governo israeliano dell’attacco non provocato che ha decimato la sua famiglia. Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e la guerra a Gaza, la sua esperienza e il suo appello alla giustizia e alla tolleranza diventano ancor più significativi e urgenti, per immaginare un futuro per palestinesi e israeliani.
Lunedì 17 febbraio - Farming the revolution
Ore 19.30 - DocuFreaks
Dalle 19.30 ti aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks una chiacchierata con una serie di ospiti, alla scoperta del tema del documentario.
20.30 - Proiezione del documentario Farming the revolution
Nel novembre 2020, Gurbaz Sangha, giovane agricoltore del Punjab, intraprende con il suo trattore un viaggio di centinaia di chilometri fino a Delhi, per unirsi a oltre mezzo milione di uomini e donne provenienti da ogni parte del Paese. Il loro obiettivo è opporsi alle nuove leggi sull’agricoltura del governo di Narendra Modi: i contadini ritengono che, se attuate, avrebbero un impatto estremamente negativo sui mercati agricoli, lasciando gli agricoltori in balia del libero mercato. Le cittadelle dei manifestanti erette intorno a Delhi, in cui le donne emergono come attori politici paritari, ridefiniscono il senso di comunità e solidarietà. Giorno dopo giorno i manifestanti, trascurati dai media tradizionali, hanno mostrato lo spirito pluralistico, di sfida e resistenza di cui è capace il popolo indiano. Man mano che il movimento prendeva slancio, gli agricoltori di tutto il Paese e i sindacati industriali si sono uniti in solidarietà, e la portata delle proteste ha riecheggiato lo spirito del movimento per l’indipendenza dell’India, culminando in un risultato inaspettato e trionfale.
Lunedì 24 febbraio - Of caravan and dogs
Ore 19.30 - DocuFreaks
Dalle 19.30 ti aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks una chiacchierata con una serie di ospiti, alla scoperta del tema del documentario.
Chiacchierata in stile freaks con Paolo Bovio, managing editor di Will Media e Chora Media, e Alessandro Scillitani, autore e regista, sul linguaggio cinematrografico e le tematiche di "Of caravan and dogs", ritratto e celebrazione degli ultimi difensori della democrazia in Russia. Un documentario che cerca ostinatamente di trovare una ragione per sperare in un futuro diverso per il Paese.
20.30 - Proiezione del documentario Of caravan and dogs
Vladimir Putin aveva preparato il suo Paese alla guerra con l’Ucraina molto prima che questa iniziasse. A partire dal 2012 è stata approvata in Russia una serie di leggi repressive che etichettano come “agente straniero” chiunque sia pubblicamente in disaccordo con la narrazione ufficiale. In queste circostanze, un gruppo di attivisti (come Vladimir Kara-Murza, recentemente liberato nell’ambito dello scambio di prigionieri dell’1 agosto 2024), media e giornalisti indipendenti russi (tra cui il Premio Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov, direttore del quotidiano Novaya Gazeta), cerca di resistere e continuare a impegnarsi e opporsi. Subito dopo l’invasione però ogni loro attività diventa praticamente impossibile. Girato durante un anno decisivo, subito prima e dopo l’inizio del conflitto, il documentario è un ritratto e celebrazione degli ultimi difensori della democrazia in Russia, che cerca ostinatamente di trovare una ragione per sperare in un futuro diverso per il Paese.
Lunedì 3 marzo - Black box diaries
Ore 19.30 - DocuFreaks
Dalle 19.30 ti aspetta DocuFreaks l’aperitivo della community dei Digital Freaks una chiacchierata con una serie di ospiti, alla scoperta del tema del documentario.
Ore 20.30 - Proiezione Black box diaries
Quando, nel maggio 2017, la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe, sa di non avere altra scelta, se vuole che il suo caso cambi le antiquate leggi giapponesi sulla violenza sessuale. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico: la destra la considera una minaccia per il governo, la sinistra la acclama come un’eroina. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Quando infine si presenta in tribunale, la difesa le scatena contro una guerra senza quartiere. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso, pubblica un libro autobiografico di successo, e realizza questo film: diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza, Black Box Diaries cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network. Nel ruolo di vittima e allo stesso tempo di reporter che indaga sul proprio caso, Shiori ha combattuto per un epocale cambiamento sociale, e per sopravvivere.
A chi è rivolto
giovani
adulti
Tipo evento
Evento culturale » Manifestazione artistica » Proiezione cinematografica
Luogo
Date e orari
Costi
gratuito
Contatti
Ultimo aggiornamento: 21-02-2025, 17:51