MISERICORDIA

Una tragedia arcaica a forte tasso simbolico che pesca la verità umana nel mare di sicilia e nel suo malessere.
MISERICORDIA
Data:
18/12/2023; 20/12/2023; 22/12/2023
Orario:
21:00
Rassegna:
Prima visione; Buon pomeriggio al cinema
Regia:

Emma Dante

Anno:
2023
Origine:

Italia

Durata:
95'
Fasce di pubblico:
Adulti

Orari di programmazione:

lunedì 18 dicembre ore 21;

mercoledì 20 dicembre ore 21;

venerdì 22 dicembre ore 16.

Una 'stella' cade in mare e un bambino nasce dalla pietra. Da qualche parte in Sicilia, in un borgo marinaro e fatiscente, le donne fanno le mamme di giorno e le prostitute di notte. A governarle tutte è un miserabile guercio, che ha ucciso a botte la madre di suo figlio, Arturo, anima semplice e altrove, cresciuto a giri di maglia e di amore da Betta e Nuccia. Misericordia, già acclamato spettacolo teatrale, si inscrive nella vena più sociale dell'autrice e in una casa miserabile dove le sue eroine allevano Arturo, eterno fanciullo che non parla ma gira, gira su stesso, innocente e gioioso.

Cast e Credits

con Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio, Milena Catalano, Fabrizio Ferracane

Costo

18/12 e 20/12: 8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì;

22/12: 5€; 3€ per over 65 ("Buon pomeriggio al cinema").

Critica

Emma Dante lo ha fatto di nuovo, ha pescato nel 'mare di Sicilia' e nel suo 'malessere' la verità umana, quella in carne e sangue, mai astratta e mai triviale.

La vulcanica regista ha costruito negli anni un'opera imponente fra teatro, lirica e letteratura, abitata da nonne, zie, mamme sovente sottomesse agli uomini. Per Emma Dante il teatro e il cinema sono mezzi per esorcizzare la loro scomparsa e per denunciare le loro vite sacrificate.

Misericordia, già acclamato spettacolo teatrale, si inscrive nella vena più sociale dell'autrice e in una casa miserabile dove le sue eroine allevano Arturo, eterno fanciullo che non parla ma gira, gira su stesso, innocente e gioioso. Piegate nella sofferenza o esaltate nella gioia si stringono come Erinni di fronte all'ingiustizia e contro l'orco che minaccia la 'culla' [...].

Votata a un sistema creativo fondato sulla rielaborazione favolistica del mito, Emma Dante inserisce nella tradizione del neorealismo italiano una forma puramente teatrale in cui il corpo è sovrano, energia, scintilla. Non si tratta di una rappresentazione naturalistica della povertà, della disabilità e della violenza ancestrale sulle donne ma di un gesto artistico che disegna con la luce, il mare e gli elementi intorno. E poi ci sono le canzoni, le filastrocche, il dialetto, la lingua degli esclusi e dei poveri che non comprendiamo più e che le sue attrici, Simona Malato, Tiziana Cuticchio e Milena Catalano, masticano con cuore grande e grandi bocche.

Recensione di Marzia Gandolfi