IO, NOI E GABER

Un film che entra a fondo nelle parole di Gaber e ci ricorda che ogni sua canzone trasformava la libertà in partecipazione.
IO, NOI E GABER
Data:
13/12/2023; 14/12/2023
Orario:
18:00
Rassegna:
Prima visione
Regia:

Riccardo Milani

Anno:
2023
Origine:

Italia

Durata:
135'
Fasce di pubblico:
Adulti, Famiglie, Ragazzi

Orari di programmazione:

mercoledì 13 dicembre ore 18:

giovedì 14 dicembre ore 21

Io, noi e Gaber, il documentario diretto da Riccardo Milani, è un omaggio a uno dei personaggi più preziosi della musica e dello spettacolo italiani. A vent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber lascia un’eredità fondamentale per la cultura del Paese. Girato tra Milano e Viareggio, le due città della sua vita, questo documentario racconta la storia privata e artistica dell’autore di canzoni e spettacoli teatrali indimenticabili. Attraverso interviste e materiali di repertorio, ascoltiamo le parole della famiglia e riviviamo insieme a chi l’ha conosciuto, il suo grande genio. Artisti come Enzo Jannacci, Celentano, Maria Monti, che hanno cantato con lui, e altri come Jovanotti o Claudio Bisio che ne ricordano le opere. Gaber impegnato politicamente che si esibisce sul palco e sul piccolo schermo, la creazione del Teatro Canzone insieme a Sandro Luporini, immagini e suoni raccolti per celebrare il Signor G.

Costo

8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì. Giovedì 14 novembre ingresso unico 5.50€

Critica

Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari "non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo"? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un "operatore culturale" nel senso più alto e nobile del termine.

A raccontarlo, oltre a decine di spezzoni delle sue apparizioni televisive e dei suoi spettacoli teatrali, e molteplici canzoni scritte e interpretate dal Signor G, sono tanti testimoni che l'hanno conosciuto e che a lui si sono ispirati: dalla figlia Dalia Gaberscick, al nipote Lorenzo Luporini e al suo prozio, lo storico paroliere Sandro Luporini (zio del marito di Gaberscick, Roberto) fino alla vedova Ombretta Colli, che non parla mai ma incarna il suo rimpianto. E poi Jovanotti, Ivano Fossati, Gianni Morandi, Paolo Jannacci, Gino e Michele, Fabio Fazio, Michele Serra, Mogol, Rocky Gianco, Claudio Bisio, persino un giovane attore come Francesco Centorame e figure politiche come Mario Capanna e Pier Luigi Bersani [...].

Recensione di Paola Casella