Contenuto
E’ nata dall’incontro tra il giovane artista francese Luc Ming Yan e le collezioni naturalistiche, zoologiche e anatomiche custodite nei Musei civici di Reggio Emilia la mostra “Luc Ming Yan. La tartaruga e il palombaro. Visioni tra natura e pittura a Palazzo dei Musei” che inaugura giovedì 19 dicembre, alle ore 17.30, a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia.
In occasione dell’inaugurazione, Palazzo dei Musei effettuerà un’apertura straordinaria dalle 17,30 alle 20. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 2 marzo 2025 con ingresso gratuito.
La mostra è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il dirigente del servizio Servizi culturali del Comune di Reggio Emilia Nando Rinaldi, il curatore Alessandro Gazzotti, l’artista Luc Ming Yan e Davide Ferri, curatore e storico dell’arte.
Esperienze in dialogo
Il dialogo costante tra archeologia, arte, fotografia e scienze è uno degli obiettivi principali del nuovo Palazzo dei Musei, che si propone di utilizzare le sue raccolte per lasciare aperte le infinite variazioni narrative, poetiche e scientifiche alla cultura contemporanea.
La mostra di Luc Ming Yan si inserisce infatti in un percorso progettuale dei Musei civici di Reggio Emilia, che sviluppa il tema della valorizzazione del patrimonio e delle collezioni storiche di Palazzo dei Musei attraverso azioni di riattivazione mediante l’arte e la cultura contemporanee, in un intreccio di nuovi sguardi che spaziano tra antico e contemporaneo.
Nell’idea che anche gli artisti, come gli studiosi e gli esperti delle varie discipline, possano utilizzare come fonti e come strumenti di analisi le collezioni dei Musei civici, si promuovono perciò forme di collaborazione che stimolino sguardi nuovi e inattesi. In questo senso l’incontro che Luc Ming Yan ha avuto con i Musei civici, e in particolare con le sezioni naturalistiche della Collezione Spallanzani e delle raccolte di zoologia e di anatomia, ha generato un’immediata risonanza, concretizzatasi poi in una mostra che apre un dialogo e una riflessione tra natura e pittura.
La mostra
La mostra, a cura di Alessandro Gazzotti, presenta 48 opere dell’artista nato a Digione nel 1994 e attivo tra Parigi e Shanghai. Si tratta di 48 oli su tela caratterizzati da una grande varietà stilistica e da un gusto particolare per il colore che lo rendono un autore originale nel panorama della pittura contemporanea. Le opere dialogheranno direttamente con le collezioni naturalistiche, in particolare con il grande fossile della balena “Valentina”, fondamentale ritrovamento pliocenico del nostro territorio, in uno stimolante confronto.
La mostra è inoltre accompagnata da un testo di Davide Ferri, curatore e critico d’arte, docente dell’Accademia di Belle arti di Bologna e dal 2019 curatore della sezione “Pittura XXI” all’interno di Arte Fiera di Bologna, appassionato al lavoro di Yan.
Scrive Ferri: “La partitura si sviluppa, di sala in sala, attraverso l’accostamento di questi due versanti del lavoro di Luc Ming Yan. Da una parte lavori che mostrano un magma, un nucleo denso di pennellate convulse, movimentate e contrastate, dall’altra lavori marcatamente figurativi, dove appaiono animali (come ratti, volatili, scimmie, gatti), teschi, figure metamorfiche, aliene, vagamene mostruose, che sembrano provenire da un immaginario contaminato da suggestioni manga o pop. Non solo: elementi pre-figurali, brandelli di forme (come zampe, corna, o artigli affilati) possono apparire anche all’interno dei dipinti astratti, dando l’impressione di scaturire da quel magma fecondo e generativo, posizionandosi ai bordi o appena fuori da questo. Come se in quei lavori fosse in corso un combattimento con l’immagine, e proprio l’energia concitata che occupa la superficie fosse il luogo in cui hanno origine tutte le forme e le figure dei suoi dipinti”.
L'artista
Luc Ming Yan (1994, Digione, Francia) è un pittore francese che vive e lavora a Digione. Dopo aver ricevuto il Premio Ernest Manganel e aver completato gli studi presso la Scuola di Belle arti Ecal di Losanna, in Svizzera, i dipinti di Yan sono stati esposti a livello internazionale. Tra le mostre recenti si ricordano: Abstraction (re)creation – 20 under 40, Le Consortium, a cura di Franck Gautherot e Seungduk Kim, Digione, Francia (2024); The Drawing Centre Show, Le Consortium, a cura di Franck Gautherot e Seungduk Kim, Dijon, Francia (2022); Ipotesi Astronomiche, Villa Flor, S-chanf, Svizzera (2021); Stasi Frenetica, Artissima Unplugged, MAO – Museo d’Arte Orientale, Torino, Italia (2020). Nel 2024 i lavori di Yan Midnight (2023) e Time Walk (2023), esposti durante la mostra collettiva Abstraction (re)creation - 20 under 40 sono entrati nella collezione permanente di Le Consortium.
Per info e orari: Palazzo dei Musei
Ultimo aggiornamento: 19-12-2024, 14:46