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Sabato 14 dicembre ore 11, nell’aula magna Manodori dell’Università degli studi di Modena e Reggio (viale Allegri, 9) è stato presentato il volume Il Mauriziano, labirinto della memoria. Immagini e parole per la casa dell’Ariosto, a seguito degli interventi di restauro e valorizzazione del complesso rinascimentale – la Villa e il Parco abitati da Ludovico Ariosto - compiuti dal Comune di Reggio Emilia tra il 2022 e il 2023 nell’ambito del Progetto Ducato Estense e finanziati dal ministero della Cultura.

Sono intervenuti il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, il segretario generale della Fondazione Manodori Riccardo Faietti e la curatrice del volume Maria Montanari. Ha introdotto i diversi interventi il dirigente dei Servizi culturali del Comune, Nando Rinaldi. All’incontro, a cui ha partecipato un pubblico numeroso, erano presenti l’assessore alla Cultura Marco Mietto e gli autori dei diversi saggi di cui il volume è composto.

Promosso dal Comune di Reggio Emilia e sostenuto dalla Fondazione Manodori con la sponsorizzazione di Rws srl – Restauro e Conservazione, il volume si propone di restituire alla cittadinanza l’importante intervento di restauro dei dipinti murali dei camerini cinquecenteschi e dell’arco di accesso alla Villa.

I testi sono accompagnati da un ricco apparato fotografico realizzato da Carlo Vannini, che restituisce uno sguardo autoriale su un luogo ricco di storia.

La pubblicazione è edita da Grafiche Step, conta di 240 pagine, undici saggi scientifici e un ricchissimo apparato iconografico a colori. Il volume sarà in vendita a 18 euro ed il ricavato verrà destinato ad attività di valorizzazione del Mauriziano.

Promosso dal Comune di Reggio Emilia e sostenuto dalla Fondazione Manodori con la sponsorizzazione di Rws srl – Restauro e Conservazione, il volume si propone di restituire alla cittadinanza l’importante intervento di restauro dei dipinti murali dei camerini cinquecenteschi e dell’arco di accesso alla Villa.

Il cantiere ha visto l’alta sorveglianza della Soprintendenza che, nelle persone di Donatella Fratini, Monica Zanardi, Luisa Laddago e Andrea Rosignoli, ha compiuto un’attenta supervisione in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori indicando linee di indirizzo e scelte metodologiche che hanno portato all’attuale risultato.

Il restauro ha offerto l’occasione per approfondire ricerche storiografiche e confronti stilistici, oltre che metodologici e letterari, tra studiosi, ricercatori e accademici di diversi atenei. La sinergia di diverse competenze e il dialogo costante hanno portato a scoperte e inaspettate letture iconografiche che hanno permesso di comprendere appieno il monumento e le storie familiari che lo hanno animato.

Il volume vuole restituire questi importanti risultati che spaziano dall’ambito storico a quello artistico e letterario e hanno portato ad un ripensamento dell’edificio e delle sue funzioni con la costruzione di una nuova immagine del Mauriziano, oggi più che mai sentito e visto come “casa d’artista”.

Diviso in quattro sezioni, il libro ripercorre la Storia della Villa, dalla sua fondazione all’acquisto da parte del Comune, grazie all’attenta voce di Alberto Cadoppi e Diego Menozzi. A corollario, un importante approfondimento sul giardino antiquario ad opera di Giada Pellegrini. Francesca Ruozi ricostruisce la lunga storia di interventi di restauro, rifunzionalizzazioni, manutenzioni e usi dell’edificio, durante la gestione pubblica.

Alla parte storica segue la sezione inerente il Restauro, il cui progetto viene illustrato dagli ideatori, architetti Giorgio Adelmo Bertani e Francesca Vezzali.

Chiara Matteucci, Fabio Bevilacqua, Martina Cataldo, Rachele Pelusi, Gaia Tarantola, Salvatore Andrea Apicella e Pascal Cotte restituiscono i preziosi esiti delle indagini diagnostiche, svolte dal Dipartimento di Diagnostica dell’Università di Bologna – Campus Ravenna, sulle pitture prima dei restauri, mentre Alessandra Cavaletti ripercorre le fasi operative e le metodologie di restauro adottate con professionalità e attenzione da Rws - Restauro e Conservazione.

Nella terza sezione Immagini e parole, contestualizzati nel panorama artistico reggiano inerente la decorazione parietale tra Cinquecento e Seicento tratteggiato da Angelo Mazza, vengono illustrati da Maria Montanari i temi trattati nei dipinti dei tre camerini, mettendo in luce i forti intrecci tra committente, luogo e il determinante ruolo svolto dall’Ariosto nella storia di questa Villa sottolineato da Corrado Confalonieri. Ed è proprio sulla figura dell’Ariosto e del suo celebre poema che si focalizza l’ultima sezione nella quale si restituisce l’innovativo progetto immersivo e multimediale di Furiose interazioni che, a partire dall’Orlando Furioso e dal Mauriziano come casa d’artista, si propone di “rivitalizzare” il testo originale, facendo vivere a bambini e ragazzi un’esperienza di coinvolgimento e di interazione intorno all’immaginario dell’Orlando Furioso in ambienti digitali. Il progetto viene illustrato dalla penna di uno degli ideatori, Gianluca Genovese.

I testi sono accompagnati da un ricco apparato fotografico realizzato da Carlo Vannini, che restituisce uno sguardo autoriale su un luogo ricco di storia.

La pubblicazione è edita da Grafiche Step, conta di 240 pagine, undici saggi scientifici e un ricchissimo apparato iconografico a colori.

Il volume sarà in vendita a 18 euro ed il ricavato verrà destinato ad attività di valorizzazione del Mauriziano.

Di seguito l’intervento del sindaco Marco Massari:

“A ‘pochi passi’ dal Natale, festa di pace in assoluto, parliamo oggi di quello che fu con ogni probabilità un luogo di pace interiore e di rifugio dalle temperie del mondo in cui riordinare i pensieri.
Infatti la Villa del Mauriziano e il Parco tutto intorno, furono proprio questo per Ludovico Ariosto che noi, suoi concittadini di oggi, amiamo ricordare come un giovane letterato, funzionario della Corte ferrarese, spedito in Garfagnana dal duca Ercole I d’Este, a portare a migliori consigli ai briganti. E, Ludovico, non senza fatiche, proprio grazie a quelle sue doti “umanistiche e umanissime”, riuscì nell’impresa!
Ci piace immaginare l’Ariosto, dopo queste fatiche, tornare a Reggio, ritornare a Casa, per cercare pace e protezione qua, nella Villa del Mauriziano della famiglia materna: Villa che per questa ragione, vogliamo chiamare Casa dell’Ariosto e Casa d’Artista. Questa Villa è un ‘luogo nativo’, originario, per la nostra comunità e per il nostro illustre concittadino, annoverato tra i massimi poeti di ogni tempo, costantemente sospeso tra incanto e realtà, come la terra e la gente da cui proveniva.
E proprio nell’anno 550° dalla nascita dell’Ariosto viene editato e presentato questo testo ‘Mauriziano, labirinto della memoria. Immagini e parole per la Casa dell’Ariosto’: è un bellissimo volume, che il Comune di Reggio Emilia (in particolare i nostri Musei Civici, con il contributo della Fondazione Pietro Manodori e la sponsorizzazione di Rws srl – Restauro e Conservazione) ha promosso a conclusione degli interventi di restauro e valorizzazione del complesso monumentale della Villa rinascimentale del Mauriziano, del suo Parco e del grande Arco di accesso, grazie alle risorse (700 mila euro) rese disponibili dal progetto nazionale Ducato Estense.
E qui vanno aggiunte parole di gratitudine, per Maria Montanari, conservatrice dei Musei Civici e curatrice, oltre che coautrice, del volume; a tutti gli autori dei diversi saggi storici, artistici, di architettura e restauro e al fotografo Carlo Vannini per le preziose immagini che arricchiscono il volume e contribuiscono al racconto.
E certo un grazie agli ideatori del progetto di restauro, gli architetti Giorgio Adelmo Bertani e Francesca Vezzali; ai dirigenti del Comune Massimo Magnani per l’Area Programmazione territoriale e Progetti speciali e Valentina Galloni per i Servizi culturali; alla Soprintendenza che ha vigilato con premura e collaborato con dedizione all’intervento, che ha portato alla finale restituzione del Mauriziano alla città.
Ed è giusto parlare di restituzione, poiché il Mauriziano, a ben vedere, è stato dei Malaguzzi, antica e nobile famiglia della nostra città; è stato frequentato dal Poeta; ma è in qualche modo anche l’espressione di una comunità, la nostra, e del suo modo di essere e di vivere.
Un luogo “magico” che non mancherà di essere luogo di interessi culturali, ricreativi e sociali per la città, per le associazioni e operatori che gravitano su questo luogo – penso all’attiguo Palazzo Vecchio, all’Associazione il Mauriziano, all’Asinera di Reggio Emilia - e per coloro che lo visitano.
Desidero infine sottolineare, avviandomi alle conclusioni, i due contesti e progetti, promossi dall’Amministrazione comunale, in cui l’intervento sul Mauriziano e questo stesso volume si inseriscono.
Il primo, e più recente, riguarda la riqualificazione dell’area del torrente Rodano e dei rii del Mauriziano, presentato ieri alla stampa e frutto di un Accordo tra Comune di Reggio Emilia, Ente di Gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia Centrale e Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. L’obiettivo dei lavori è di migliorare la fruizione della vasta area agricola e naturale in cui il Mauriziano è inserito, intervenendo sulla riqualificazione in chiave ecologica e delle reti idriche, con la realizzazione di Infrastrutture Verdi (aree naturali o seminaturali) e Blu (aree dominate da corpi d’acqua superficiali o corsi d’acqua) di rilevanza strategica nelle fasce urbane e periurbane della zona orientale di Reggio Emilia. Gli interventi – per cui è stato già ultimato il progetto di fattibilità tecnico economica ed è ora in corso il progetto esecutivo – prenderanno il via la prossima primavera, con conclusione prevista a metà del 2026.
Il secondo progetto, ormai noto, è quello nazionale denominato ‘Ducato Estense’, realizzato con finanziamenti governativi e che ha portato alla riqualificazione, valorizzazione e restauro di importanti luoghi Estensi della nostra città: oltre al Mauriziano, la Passeggiata Settecentesca (ovvero l’asse composto da corso Garibaldi, via Ariosto, porta Castello e viale Umberto primo, con le piazze Gioberti, Roversi, della Legna e Duca d’Aosta); la Reggia ducale e il Giardino segreto di Rivalta, dove i lavori sono conclusi, ed il Parco ducale di Rivalta, attiguo al Palazzo, dove si sta creando uno splendido e ampio (250.000 metri quadrati) spazio verde a servizio della cultura, della socialità, della vita all’aperto, con un rilievo che va oltre i confini della città e che, nelle nostre aspirazioni, potrà attrarre, oltre ai reggiani e a coloro che da decenni si prendono cura di questi luoghi a titolo volontario, anche turisti attirati dalla nostra storia, dalla nostra ospitalità e – ancora una volta – dal nostro ‘modo di essere e vivere’, cercando serenità e gioia di stare insieme.
Il Mauriziano e il suo libro dunque si inseriscono in questo percorso come passaggi di primo piano per la città e il suo futuro”.

Ultimo aggiornamento: 16-12-2024, 13:04