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Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, designata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha invitato i governi, le organizzazioni e le ONG a realizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. Anche Reggio Emilia ricorda questa giornata, evidenziandone fra l’altro il significato di ricorrenza civile di valori quali coraggio, contrasto a regimi dittatoriali e impegno politico. In questo stesso giorno, infatti, nel 1960 si consumò il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
In occasione delle ricorrenza, così come nel corso dell’anno, l'Amministrazione comunale di Reggio Emilia mette in campo diverse iniziative per ricordare l'impegno quotidiano del territorio nel contrastare le discriminazioni di genere e la violenza maschile sulle donne.
Sabato 25 novembre sarà la voce di un’intera città a ribadire il no a qualsiasi forma di violenza maschile sulle donne con una camminata in rosso che attraverserà il centro storico, alla quale hanno già aderito numerosi soggetti tra enti locali, associazioni ed enti. Nel corso della stessa giornata ci sarà un talk dedicato all’opera “Parole, parole, parole” di Elena Mazzi.
Nella giornata di giovedì 23 novembre, invece, è previsto il convegno “Cosa hai fatto alla mia mamma?”, promosso dal servizio Servizi sociali di Reggio Emilia in collaborazione con l'Associazione Nondasola e la Cooperativa Madre Teresa.
A queste iniziative, si aggiunge l'allestimento di una vetrina tematica al piano terra della Biblioteca Panizzi. Da sabato 25 novembre, e per tutta la settimana successiva, saranno esposti libri a tema conservati nella Biblioteca Panizzi e accessibili al prestito; a corredo una bibliografia in distribuzione agli utenti che è possibile scaricare dal sito www.bibliotecapanizzi.it - Sezione Vetrine e Bibliografie. Analoghe vetrine tematiche saranno promosse presso le sedi decentrate.
In concomitanza con il 25 novembre inoltre, dal 22 al 26 novembre, i Ponti di Calatrava e la fontana davanti al teatro Municipale Romolo Valli in piazza Martiri del 7 luglio verranno illuminati di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne.
Stai Zitta!
Giovedì 7 dicembre, alle ore 18.15 e alle 21, va in scena al teatro Cavallerizza-Zavattini di Reggio Emilia lo spettacolo ‘Stai Zitta!’ tratto dall'omonimo libro di Michela Murgia, con Antonella Questa, Valentina Melis, Teresa Cinque e con la regia di Marta Dalla Via , una produzione Scarti Centro di produzione teatrale d'innovazione).
Come nel libro, la pièce teatrale è incentrata sui pregiudizi e gli atteggiamenti più subdoli che limitano i diritti delle donne, con la limitazione al diritto di parola o il mansplaining, per contrastare gli stereotipi di genere e le frasi che le donne non vogliono più sentirsi dire.
Ad aprire la serata sarà il video "Parole non addomesticate" realizzato da Sara Pozzoli quale esito del laboratorio Parole non addomesticate, condotto da Monica Morini del Teatro dell'Orsa: una raccolta di voci e testimonianze delle donne, per promuovere un modo nuovo di stare in rete.
L’ingresso è gratuito, con offerta libera su prenotazione, quanto raccolto, sarà devoluto all’Associazione Nondasola che gestisce il Centro antiviolenza – Casa delle Donne di Reggio Emilia.
Ad ora i posti disponibili per assistere alle due rappresentazioni risultano esauriti. Tuttavia, non si possono escludere rinunce e, considerate le numerose richieste pervenute, gli organizzatori invitano chi fosse interessato, non fosse riuscito a prenotare e avesse il tempo necessario, a verificare direttamente in teatro, poco prima dell’inizio degli spettacoli, la disponibilità di posti liberatisi all’ultimo minuto.
Si invitano inoltre quanti intendono disdire la loro prenotazione, a segnalarlo quanto prima, scrivendo all’Ufficio Pari opportunità del Comune di Reggio Emilia: ufficio.pariopportunita@comune.re.it
Hanno detto
Il programma delle iniziative e i dati sulla violenza sulle donne sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco Luca Vecchi e l’assessora alle Pari opportunità Annalisa Rabitti e le referenti del Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile sulle donne: Federica Riccò, presidente dell’associazione Nondasola; Germana Corradini, dirigente dei Servizi sociali del Comune di Reggio Emilia; Maria Stella d’Andrea, medico legale, criminologa clinica, in staff alla Direzione sanitaria dell’Azienda Usl di Reggio Emilia; Claudia Aguzzoli, consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità; Marinella Caruocciolo, dirigente della Divisione Anticrimine della Polizia di Stato; Lucrezia Limodio, capitano dell’Arma dei Carabinieri; Raffaella Pellini, consigliera dell’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia; Antonietta Cestaro in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale.
“In vista della giornata del 25 novembre - ha detto il sindaco Luca Vecchi - non possiamo accontentarci di ribadire l’impegno civile di una città sul tema del contrasto alla violenza di genere, che qui a Reggio Emilia si è concretizzato in un’esperienza di rete qualificante e di lungo corso, tutt’altro che formale. La quotidianità rivela l’inadeguatezza generale nell’affrontare una tematica che ha raggiunto livelli non tollerabili per un paese civile e che impone più di una riflessione, soprattutto da parte degli uomini. Penso in particolare a coloro che si sentono con la coscienza a posto e che pensano di non avere responsabilità, e così facendo incorrono anche inconsapevolmente in quel disimpegno collettivo che ci impedisce di fare un salto di civiltà necessario per garantire i diritti delle donne. Bisogna partire da questa presa di coscienza per sviluppare una consapevolezza collettiva che aiuti a raggiungere un avanzamento di civiltà, che non può essere più rimandato”.
“Ogni femminicidio – ha detto l’assessora Annalisa Rabitti - è la conseguenza di una società patriarcale, in cui ci sono relazioni non alla pari tra uomo e donna, e questo accade il più delle volte in ambito familiare: occorre partire da questa consapevolezza per agire a livello di prevenzione, ma non solo. C’è tutta una cultura da cambiare e serve una presa di posizione molto seria che rifugga dalla retorica che abbiamo sentito anche in questi ultimi giorni, perché è inutile usare grandi proclami se poi i fondi per chi si occupa di contrasto alla violenza nel quotidiano sono briciole e si viene lasciati soli. Serve un cambio di paradigma culturale che riguardi tutta la società, e in primo luogo gli uomini, e serve agire ora.”
Le altre rappresentanti del Tavolo hanno poi illustrato dati e attività dei rispettivi ambiti di lavoro e impegno.
Le iniziative di sensibilizzazione
Come ogni anno, denso di appuntamenti è il programma promosso dalla rete dei soggetti aderenti al Tavolo interistituzionale contro la violenza di genere e dalle associazioni del territorio.
Inoltre il Consiglio comunale di lunedì 27 novembre a si aprirà con la lettura dei nomi delle 105 vittime di femminicidio nel 2023 in Italia. La decisione è stata condivisa da tutti i gruppi consiliari presenti in Sala del Tricolore.
“È importante che i capigruppo di tutti i partiti politici presenti in Consiglio comunale – dice il presidente Matteo Iori - abbiano subito accettato la mia proposta di lettura di tutti i nomi delle vittime di femminicidio del 2023; ciò rappresenta con chiarezza il fatto che ogni consigliere comunale, a prescindere dal partito di appartenenza, intende mostrare la propria solidarietà su questo tema e unirsi nel ricordo delle tantissime donne vittime di violenza nel nostro Paese”.
La campagna di sensibilizzazione
A partire da oggi sarà visibile online e sui manifesti una campagna di sensibilizzazione frutto di un lavoro corale, che ha coinvolto numerosi soggetti che hanno partecipato agli incontri di preparazione e ai workshop promossi dall’Amministrazione comunale presso il Caffè letterario Binario49, con l’intento di raccogliere sia il punto di vista di chi opera con le donne che hanno subito situazioni di violenza, sia quello di chi lavora con gli uomini che tale violenza l’hanno agita.
I soggetti coinvolti in questo percorso di condivisione sono stati il Centro Liberiamoci dalla Violenza (Ldv) dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, aperto nel gennaio 2022, promotore di un coordinamento locale che coinvolge i centri per uomini maltrattanti gestiti dal privato sociale e l’associazione Nondasola; il Servizio Uomini Maltrattanti di Reggio Emilia gestito dalla Cooperativa Papa Giovanni XXIII, aperto nel 2019 e fin da subito in dialogo con l’Amministrazione con progettazioni condivise; il Cipm Emilia - Centro Italiano per la Promozione della Mediazione; l’Associazione Casa d’Altri che gestisce il Caffè letterario Binario49, luogo di riferimento in città nella costruzione di progetti, formazioni, azioni di sensibilizzazione per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, che ha coinvolto un gruppo di giovani uomini tra i 24 e i 30 anni che si sono incontrati durante l’anno per riflettere e promuovere iniziative volte al cambiamento culturale a partire dalla decostruzione di una visione maschile dominante; gli Istituti Penitenziari di Reggio Emilia al cui interno risiede l’UEPE, l’ufficio che si occupa di incontrare e orientare gli uomini detenuti per reati legati alla violenza di genere; infine le volontarie e le operatrici dell’Associazione Nondasola che da oltre 25 anni gestisce il Centro Antiviolenza – Casa delle donne, accogliendo le donne che hanno vissuto esperienze di violenza e da più di 20 porta avanti laboratori di prevenzione all’interno delle scuole di ogni ordine e grado.
Una campagna di frasi contrapposte che rappresentano i comportamenti inconsapevoli e rappresentativi di chi agisce la violenza. Messaggi forti che mirano ad aprire riflessioni in città promuovendo una chiamata in causa generale, che riguardi uomini e donne, giovani e meno giovani, nella prevenzione della violenza sulle donne.
Il lavoro di rete e del tavolo
A tutte queste attività realizzate in occasione del 25 novembre si affianca il continuo lavoro del Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne: una Rete di sostegno e di accompagnamento alla libertà ed all’autonomia di ogni donna, promossa dal Comune di Reggio Emilia a partire dal 2006 che offre risposte concrete, accoglienza adeguata ed ascolto attivo nei confronti di tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza. Il Tavolo - composto da Comune di Reggio Emilia, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, associazione Nondasola, Forum donne giuriste, Provincia, Consigliera di parità provinciale - ogni anno risponde ad un monitoraggio su base quantitativa attraverso la rilevazione di dati, ma anche e soprattutto, promuovendo azioni concrete in un’ottica di rete, affinché le donne che vivono situazioni di violenza, trovino risposte appropriate ed efficaci.
Per rispondere al nuovo Piano regionale triennale contro la violenza di genere 2021-2023, in cui si invitano i territori ad attivare e formalizzare la rete includendo tutti i soggetti che in città si occupano di prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne, è stato avviato un dialogo permanente con i Centri per uomini autori di violenza che operano sul territorio: Liberiamoci dalla violenza (Ldv) gestito dall’Asl, il Servizio uomini maltrattanti (Sum) gestito dalla cooperativa Papa Giovanni XXIII e il Cipm – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione. L’apertura di un dialogo sistematico ha favorito l’idea di condividere, per tutto l’anno 2022, di un percorso di riflessione tra i diversi soggetti al fine di promuovere una campagna di informazione e comunicazione congiunta e condivisa.
Il Tavolo Interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne è una rete di sostegno e di accompagnamento alla libertà e all’autonomia di ogni donna ed offre risposte concrete, accoglienza adeguata ed ascolto attivo nei confronti di tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza.
Progetti di prevenzione
Proseguono le attività di prevenzione “Impara l’arte. Azioni di prevenzione e formazione sulla violenza maschile sulle donne” finanziate attraverso il contributo regionale del Bando 2023-2024 finalizzato alla prevenzione delle discriminazioni di genere, costruito in partneriato con l’Associazione Nondasola, Associazione casa D’Altri, Comune di Baiso, Comune di Casina, Unione Montana, Fondazione I Teatri, Ufficio Scolastico Provinciale, Unimore, La Polveriera, Oscar Romero, Provincia di Reggio Emilia, Liceo Chierici di Reggio Emilia.
Nel corso del corrente anno scolastico verranno proposti percorsi laboratoriali gestiti come sempre dall’Associazione Nondasola, che da 20 anni conduce attività di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado di Reggio e provincia, ancora una volta ricorrendo al linguaggio artistico espressivo grazie al coinvolgimento dell’artista Gianluigi Toccafondo.
La situazione locale. Violenza sulle donne a Reggio Emilia, dati relativi all'anno 2022
I dati riportati intendono fotografare quanto accaduto nel corso del 2022, da un punto di vista numerico, confermando la presenza attenta di tutti i punti della Rete e purtroppo il non arrestarsi di numerose donne che vivono situazioni di violenza in quanto donne.
Centro antiviolenza - Casa delle Donne - Associazione Nondasola
Nel corso dell’anno 2022 sono state 343 le donne accolte dal Centro antiviolenza - Casa delle Donne, gestita dall’Associazione Nondasola. La maggior parte sono di cittadinanza italiana e la fascia di età prevalente è quella compresa tra i 30 e i 49 anni, ma numerose le donne tra i 18 e i 29 che scelgono di cercare un sostegno, mentre non mancano donne con più di 70 anni che si sono rivolte al Centro (7 donne). 157 sono le donne con figli minorenni, 58 con figli maggiorenni e 10 con una gravidanza in corso. La maggioranza delle violenze subite sono di tipo psicologico (321), fisico (237), ma restano alto il numero delle donne che riportano violenze multiple (237); 123 donne invece hanno subito violenza economica.
Per quanto riguarda l’autore che agisce violenza, in 270 casi si tratta dell’attuale partner e quindi del convivente, fidanzato, coniuge, e in 17 casi del partner precedente; in maggioranza hanno la cittadinanza italiana e la fascia d’età prevalente è quella compresa tra i 40 e i 59 anni. le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza raccontano di avere fatto accesso anche ad altri punti della Rete per trovare supporto, e din particolare alle Forze dell’Ordine (106), al servizio sociale (64), al pronto Soccorso (48) e ad avvocati (34). Dai dati raccolti tuttavia risulta che solo 96 donne sul totale ha fatto denuncia.
Procura della Repubblica
La Procura di Reggio Emilia, nel 2022, ha iscritto i seguenti procedimenti: 263 per maltrattamento (art.572 del c.p.); 118 per violenza sessuale (art.609 bis) e 117 per stalking (art.612 bis). Le richieste di custodia cautelare per questi reati sono state 19 per il delitto di maltrattamenti, 5 per violenza sessuale e 3 per stalking. Sono stati invece richiesti gli arresti domiciliari per 3 casi di maltrattamento, 5 per violenza sessuale, 1 per stalking.
Inoltre ha accolto 170 ordinanze di misura cautelare, di cui: 54 per divieto di avvicinamento a luoghi frequentati dalla parte offesa; 37 custodie cautelari in carcere; 22 allontanamenti dalla casa familiare; 16 arresti domiciliari; 8 obblighi di presentazione all’autorità PG; 9 divieti di dimora; 4 arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Questura
La Questura di Reggio Emilia nel corso dell'anno 2022 ha effettuato 50 ammonimenti, 10 in più rispetto all’anno precedente.
Comune di Reggio Emilia - Poli territoriali dei Servizi Sociali
Le donne seguite nel corso del 2022 dal Servizio Sociale - Poli Territoriali che hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo sono 248, dato in aumento rispetto al 2021 in cui erano 239. Di queste la maggior parte dichiara che l'autore delle violenze è l’attuale partner (coniuge, fidanzato, convivente), a seguire il partner precedente, un famigliare e solo una minima parte dichiara che l’autore non è stato né un partner attuale, né precedente, né un famigliare. La fascia di età prevalente degli uomini autori di violenza va dai 30 ai 49 anni.
Le donne accolte dai Servizi sono sia italiane che straniere e quasi tutte hanno figli minorenni; solo una piccola percentuale di esse non ha figli. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico e quella multipla. Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in stessa misura hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete tra cui soprattutto Centro Antiviolenza, Pronto soccorso, Forze dell’Ordine.
Pronto soccorso
Nel 2022 le donne che si sono rivolte al Pronto Soccorso per situazioni di violenza sono state 257 a cui si aggiungono 8 casi di violenze sessuali e 13 maltrattamenti/aggressioni a carico di minori, tra i 15 e i 17 anni, agite da famigliari o conoscenti, ma riportando un lieve calo degli accessi rispetto ai 286 dell’anno 2021. Delle 257 violenze, 16 sono violenze sessuali ma la maggioranza delle donne accolte (96%) ha subito violenza multipla, ovvero, sia psicologica che fisica e nella maggior parte dei casi gli autori sono partner o ex partner, ossia uomini con cui hanno avuto o hanno ancora una relazione affettiva.
Le fasce d’età più colpite sono 18-29 anni, 30-39 e dai 40 ai 49. Tuttavia non mancano accessi di donne con più di 70 anni (10 casi nell’anno 2022). Le donne che hanno subito violenza risultano essere in prevalenza di nazionalità italiana, rispetto a nazionalità straniere. La maggior parte delle violenza dichiarate hanno avuto una durata dai 2 ai 5 anni. Le donne riferiscono al personale che le accoglie in pronto Soccorso di avere precedentemente fatto accesso ad altri punti della Rete, in particolare in Questura, all’Arma dei Carabinieri e al Centro antiviolenza.
Consultorio famigliare
Nel 2022, sono stati 8 i casi di violenza seguiti dal Consultorio: 4 casi di violenza fisica, 3 di fisica e psicologica, 1 di sessuale, psicologica ed economica. Delle 8 donne incontrate dal Consultorio familiare, 6 hanno tra i 18 e 29 anni, 6 hanno subito violenza dal partner attuale e 6 erano in stato di gravidanza; 1 donna presenta un disagio psichico e 2 problemi di tossicodipendenza. Solo una donna ha sporto denuncia.
Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia
Nel 2022 le domande iscritte relative alla richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono state un totale di 294, di cui 216 relative al diritto di famiglia e 78 casi diversi dalle questioni di tipo familiare.
In merito al diritto di famiglia: 48 casi di richiesta di assegno per mantenimento figli, 82 casi di ricorsi per separazione personale dei coniugi (di cui in 70 casi è specificato che si tratta di separazioni giudiziali ed in 12 casi che si tratta di tipo consensuale), 5 casi di ricorsi per revisione delle condizioni di divorzio e 3 casi per revisione di separazione), 75 casi di ricorsi per cessazione effetti civili/scioglimento del matrimonio (61 casi divorzio e 14 divorzio congiunto), 20 casi di ricorsi per affidamento di figli nati fuori dal matrimonio (che sono ricompresi nei 48 casi di domanda anche di assegno di mantenimento), 3 casi di ricorso per riconoscimento / disconoscimento paternità.
Nel corso degli anni si riscontra una leggera flessione delle domande in merito al diritto di famiglia (separazioni, divorzi) che potrebbe essere relativa ad un miglioramento delle condizioni economiche o, al contrario, ad una tendenza a rinunciare a far valere in giudizio i propri diritti, e quindi a non ricorrere alla strumento di tutela giudiziaria se si è poveri, o comunque al di sotto della soglia di reddito per la quale si potrebbe accedere al gratuito patrocinio. Torna sempre ad essere rievocata anche la forma di violenza non solo fisica e/o psicologica, ma anche la forza economica che può indurre, invece, chi non può pagare un difensore a rinunciare a far valere i suoi diritti.
Forum Donne giuriste
Per quanto riguarda gli ordini di protezione in sede civile nel 2022 sono stati 3, mentre fino al 13 novembre 2023, sono stati 6.
I ricorsi sono stati promossi tutti da donne, 6 italiane e 3 straniere contro uomini, 5 italiani e 4 stranieri. I ricorsi sono stati tutti accolti ed esaminati, 7 accolti e 2 estinti.
Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50