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Per chi resta in città in questo lungo ponte di Ferragosto è possibile visitare gratuitamente diverse sedi museali. Inoltre, martedì 15 agosto saranno aperti al mattino dalle ore 10 alle 13 Palazzo dei Musei e il Museo del Tricolore.
Palazzo dei Musei osserva questi orari per tutto il mese di agosto:
- martedì, giovedì, domenica 10.00 – 13.00;
- mercoledì, venerdì, sabato 10.00 – 13.00 / 21.00-24.00;
- lunedì chiuso.
I Musei Civici di Reggio contengono raccolte e collezioni riferibili all’Archeologia (Mosaici romani, Museo Chierici di Paletnologia, Portico dei Marmi-sezione romana, Museo di Regium Lepidi), Etnografia, Storia dell’Arte (Galleria dei Marmi-sezione medievale, Mosaici medievali), Storia Naturale (Museo Spallanzani, Raccolte zoologiche, anatomiche, botaniche, geo-mineralogiche e paleontologiche), Storia della città. Al 2021 data il nuovo allestimento del piano secondo, su progetto di Italo Rota. Nelle quattro gallerie disposte a quadrilatero l’allestimento propone una narrazione dalla Preistoria del territorio Reggiano, fino alla presenza etrusca e alla conquista romana, all’alto-medioevo, per proseguire verso i secoli degli Estensi fino al Primo Tricolore. Il percorso termina con le sale dedicate all’Ottocento e alla contemporaneità, rappresentata dal vasto patrimonio fotografico delle opere, esposte a rotazione, di Luigi Ghirri. Inoltre al piano terra del Palazzo dei Musei è visitabile la mostra “Parliamo ancora di me. Zavattini tra parola e immagine”, curata da Alberto Ferraboschi e Alessandro Gazzotti, che intende illustrare la sostanziale organicità e coerenza dell’opera zavattiniana nell’impegno per una riflessione sulla propria autorappresentazione e la sua trasfigurazione nel campo della scrittura e della pittura.
Aperto anche il Museo del Tricolore nei locali prospicienti la Sala del Tricolore. In mostra, documenti e cimeli relativi alla storia della bandiera e l’importante nucleo di opere del progetto "Novanta artisti per una bandiera".
Gli orari di accesso sono:
- da martedì a venerdì 10.00 – 13.00
- sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 /15.00 – 19.00.
- lunedì chiuso
Il percorso espositivo inizia con gli spazi riqualificati al piano terra, intitolati Ispirazione Tricolore, dove il Museo del Tricolore si apre al confronto con l'arte contemporanea e la creatività, con l’importante nucleo di opere del progetto Novanta artisti per una bandiera, voluto da Deanna Veroni per il sostegno dell’Ospedale della Mamma e del Bambino e donato dalla famiglia Storchi alla città. Al primo piano, la sezione Bandiera Tricolore (ex sala Napoleonica) documenta la storia delle vicende politiche di Reggio Emilia dal 1796 all’inizio della Restaurazione. Il percorso espositivo si snoda su due linee parallele: la storia della bandiera nazionale e la storia delle vicende politiche di Reggio Emilia, dalla nascita della Repubblica Reggiana alle testimonianze del contributo offerto dai reggiani alle battaglie per il riscatto nazionale. Al secondo piano, nella sezione Italia Tricolore (ex sala Risorgimentale) sono esposti materiali e cimeli che vanno dalla Restaurazione al completamento dell'Unità Nazionale fino al 1897 anno delle celebrazioni del primo centenario del Tricolore che culminarono con il celebre discorso di Giosuè Carducci. Il percorso si compie nella settecentesca Sala del Tricolore, edificio confinante con il palazzo Casotti, dove il 7 Gennaio 1797 i delegati delle città di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia decretarono e proclamarono la nascita del vessillo verde, bianco e rosso quale emblema della Repubblica Cispadana.
La collezione del Museo del Tricolore venne avviata da Gaetano Chierici e poi arricchita da Naborre Campanini. L'idea di un Museo dedicato al Tricolore si deve però allo storico Ugo Bellocchi, che nel 1966 ricostruì, su basi documentarie, il modello del primo Tricolore.
Nel fine settimana è possibile visitare anche la Galleria Parmeggiani, singolare esempio di casa-museo dell'ottocento che si è aggiudicata per l'anno 2023 il marchio "Case e studi delle persone illustri dell'Emilia Romagna", nei seguenti orari:
- venerdì 10.00 – 13.00 / 21.00 – 24.00,
- sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00.
- chiuso da lunedì a giovedì.
Il palazzo visitabile in Corso Cairoli, di stile gotico-rinascimentale, fu fatto costruire da Luigi Parmeggiani tra il 1925 e il 1928, su progetto dell’ingegnere reggiano Ascanio Ferrari per ospitare la sua raccolta d’arte. Sia dentro che fuori, esso sembra esprimere una sintesi di modelli del mondo antico, medievale e rinascimentale, perfettamente in sintonia con le caratteristiche della collezione ospitata, che riunisce infatti diversi nuclei: la raccolta del pittore, collezionista e antiquario Ignacio Leon y Escosura, i falsi Marcy, preziosa e rara testimonianza dell’artigianato artistico e del gusto collezionistico ottocentesco, e per finire, la produzione pittorica di Cesare Detti (1848 – 1919) collega di Escosura a Parigi e suocero di Parmeggiani.
Martedì 15 agosto resteranno chiusi la Galleria Parmeggiani, il Museo di Storia della Psichiatria, chiuso per manutenzione fino a data da destinarsi, il Mauriziano, il Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara.
Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50