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Con questo “dispositivo’’ paesaggistico-ambientale  il progetto “Parchi a misura di clima” vuole recuperare e aggiornare la funzione della siepe campestre, uno degli elementi caratteristici del paesaggio agricolo della pianura prima della meccanizzazione.

Le siepi hanno sempre svolto nell’ambito del paesaggio della Pianura Padana diverse funzioni: segnalare il confine, rappresentare una barriera, proteggere dal vento, fornire frutti e legna, fornendo nel contempo nutrimento e riparo all’avifauna e un luogo per la conservazione dell’entomofauna utile per le colture agrarie.

Le siepi campestri vengono concepite nel progetto “Parchi a misura di clima’’ come una struttura vegetale “plurispecifica”, ovvero composta da un vasto numero di specie, generalmente a forte prevalenza arbustiva, ma con la contemporanea presenza di elementi arborei ed erbacei.

L’andamento lineare è volutamente caratterizzato da una configurazione non “formale”, su più file fra loro parallele, con una larghezza complessiva che può variare dai 2 ai 5 metri.

Anche i sesti di impianto vengono volutamente mantenuti irregolari, sempre allo scopo di favorire il libero sviluppo e accrescere la spontaneità delle realizzazioni.

Lo sviluppo verticale è pluristratificato, ovvero con la presenza di chiome che si compenetrano fra loro restituendo un effetto di spiccato “movimento”, avvalendosi della differente altezza delle piante presenti, legata alla compresenza di specie arbustive, di sviluppo differente in termini di altezza, con specie arboree.

Le siepi cosi concepite possono, quindi, nella logica del progetto, esercitare una consistente influenza sul microclima.

La particolare conformazione delle loro chiome e le caratteristiche morfo-strutturali delle diverse specie hanno infatti un effetto diretto sull’ombreggiamento prodotto e indiretto in relazione alla possibilità di regimare il flusso del vento, limitando l’evapotraspirazione. Nel contempo viene ridotta la possibile movimentazione delle particelle inquinanti eventualmente presenti nell’atmosfera, mitigandone gli effetti negativi.

Sul piano estetico-percettivo le siepi campestri contribuiscono inoltre a rendere più piacevole il paesaggio, modulandone l’evoluzione anche nelle diverse epoche stagionali, attraverso la successione cromatica delle fioriture e colorazioni del fogliame, alla presenza di fruttificazioni di forme e colori differenti. 

Le siepi campestri vogliono inoltre rappresentare un elemento fondamentale dal punto di vista ecologico in relazione alla loro capacità intrinseca di aumentare la biodiversità, rappresentando un indispensabile “corridoio ecologico” all’interno di ambienti fortemente antropizzati.

La loro presenza rappresenta una oasi di rifugio per molte specie che non trovano più luoghi adatti per la loro riproduzione e sopravvivenza.