FULL METAL JACKET
Stanley Kubrick
USA
Parris Island. Campo di addestramento dei marines che vengono sottoposti al trattamento del sergente Hartmann il quale non risparmia loro sevizie fisiche e verbali. Se Palla di lardo viene costantemente preso di mira per il suo aspetto fisico, Joker, che non rinuncia a dire ciò che pensa, viene in qualche misura apprezzato. Si troverà al fronte costretto a confrontarsi con un nemico abile nella guerriglia e con alleati che non apprezzano la presenza sua e dei suoi commilitoni. Stanley Kubrick al suo quarto film dedicato alla guerra, a distanza di più di dieci anni dalla sua conclusione, torna a riflettere sul Vietnam...
con Matthew Modine, Adam Baldwin, Vincent D'Onofrio, Kevyn Major Howard, John Terry
8€; 7€ ridotto (6.50€ per Amici, Più che Amici, Sostenitori). Riduzioni valide dal lunedì al venerdì.
Versione originale con sottotitoli in italiano
Coppola e Kubrick hanno detto parole definitive su come la guerra trasforma gli uomini. In Apocalypse Now la guerra fa impazzire. In Full Metal Jacket, più sottilmente, la guerra rende automi.
È il senso profondo del film di Kubrick fin dai titoli di testa, nei quali vediamo una serie di ragazzi che vengono meccanicamente rapati a zero per essere avviati all’addestramento dei marines. E proprio il training di queste future macchine da guerra è al centro dei primi, poderosi 40 minuti, fino allo showdown tra il folle sergente Hartman e il povero soldato Palla di Lardo.
Ripartire dopo un primo atto del genere sarebbe stato impossibile per chiunque ma non per Kubrick, che nel finale — i marines tenuti sotto scacco da un cecchino invisibile — crea un climax quasi insostenibile. Film dal quale, nel 1987, uscimmo cambiati. Cambierete anche voi, oggi.
Recensione La Repubblica