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Il bilancio della seconda parte della missione
Il 4 novembre si è conclusa a Maputo la seconda parte della missione istituzionale promossa dal Comune di Reggio Emilia in Africa Australe, dedicata al Mozambico e a Pemba, città storicamente amica di Reggio Emilia, con cui è gemellata dal 2012. Particolarmente fitto il programma di visite e appuntamenti che ha visto protagonista le delegazione istituzionale composta dal sindaco Luca Vecchi e dall'assessora a Educazione e sport Raffaella Curioni, la Fondazione E35, Università di Modena e Reggio, Eduiren, Reggio Children, Istoreco, Pallacanestro Reggiana e FIP Provinciale.
“Questa missione ha segnato risultati importanti che determinano una svolta e una nuova fase del rapporto di cooperazione e collaborazione che da oltre 50 anni coinvolge Reggio Emilia e il Mozambico – ha detto il sindaco Luca Vecchi - A Pemba stiamo gestendo un grande progetto europeo che ci vede capofila tra tanti attori (Comune di Milano, diverse associazioni e ong) e che ha consentito, grazie a risorse europee, la realizzazione di nuove scuole, centri di maternità, spazi civici e di un nuovo mercato alimentare. Alle tante strutture si affiancano percorsi di formazione per gli insegnanti, accordi tra le università, consulenza e assistenza nella gestione dei rifiuti. A chi chiede a cosa serve tutto questo, rispondo che realizzare una scuola a Pemba non significa solo dare un’opportunità, significa talvolta salvare delle vite, allungare delle vite in un paese in cui la speranza di vita supera di poco i 45 anni. Significa scegliere come città di ispirare le proprie politiche, l’identità di una città, ad un sistema di valori in cui solidarietà e sviluppo di paesi come il Mozambico sono lì a dimostrarci che il mondo non finisce a casa nostra, che la necessaria sensibilità ai problemi locali sta insieme ad una visione globale”.
“Una visione europea e internazionale della città è utile anche al processo di crescita di Reggio Emilia – ha aggiunto il sindaco Vecchi - Come già in Sud Africa, Reggio Emilia ha costruito una delegazione in cui il Comune è insieme a Unimore, Reggio Children, Fondazione E35, Istoreco e diversi esponenti del mondo sportivo, tra cui la FIP e la Pallacanestro Reggiana. Una relazione globale che coinvolge la città nel suo insieme e rilancia nel futuro il prestigio di una amicizia storica”.
Cosa è stato fatto e i progetti futuri
A Pemba – dove la Fondazione E35 gestisce i fondi dell’Unione Europea e dell’Agenzia Italiana di cooperazione allo sviluppo per progetti e attività in ambito educativo, ambientale, sanitario, urbanistico, economico e sportivo - il sindaco Luca Vecchi ha inaugurato il Centro comunitario "Amicizia Reggio Emilia - Pemba" e il laboratorio "Karibu" dedicato alle attività di riuso e riciclaggio sull’esempio del centro Remida di Reggio Emilia, realizzato a Pemba grazie alla collaborazione con Eduiren. Qui la delegazione reggiana ha potuto conoscere le attività promosse con le bambine e i bambini sul tema dello smaltimento dei rifiuti, visionando i murales realizzati a partire dal centro e in 20 scuole primarie della città, dedicati all’educazione ambientale e alla sostenibilità nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Lixo No Chão não”, ossia “I rifiuti a terra no!”.
Nel corso della visita è stato anche inaugurato il nuovo spazio per il mercato del pesce e i servizi sanitari nel cuore del barrio Josina Machel, uno dei quartieri più popolati di Pemba, progettato dalla Fondazione E35 nell’ambito del progetto Maispemba in collaborazione con Fondazione Avsi. L’intervento ha visto la progettazione e la realizzazione di una nuova piattaforma soprelevata per ospitare il mercato e i servizi igienici per tutta l’area, consentendo di migliorare le condizioni igienico-sanitarie di uno dei luoghi centrali dell’economia locale, dove erano presenti rifiuti abbandonati e fognature a cielo aperto che aumentavano i rischi di infezioni e diffusione di malattie come il colera.
La tappa di Pemba è stata anche l’occasione per l’avvio di nuovi progetti che vedranno una stretta collaborazione con Reggio Emilia: la delegazione reggiana ha visitato il quartiere dove verrà posata la prima pietra di una nuova scuola d’infanzia gestita dalla stessa municipalità di Pemba, disegnata e progettata per la prima volta seguendo l’approccio pedagogico partecipativo proprio del Reggio Emilia Approach, insieme alle bambine e i bambini della comunità. È inoltre stato dato il via alle attività di stesura di un protocollo d’intesa per una collaborazione tra il Ministero dell’Infanzia e del Welfare del Mozambico e il sistema educativo reggiano per la costruzione di 50 nuove scuole d’infanzia finanziate dalla World Bank, basate sul Reggio Emilia Approach.
La delegazione ha potuto inoltre visitare il vivaio comunale di Pemba che, una volta ultimato, permetterà di alimentare i progetti di forestazione urbana locali, ospitando anche un nuovo centro comunitario. Nei prossimi anni, inoltre, sempre a Pemba la Fondazione E35 sarà impegnata nella riqualificazione – in collaborazione con la Municipalità – di tre quartieri cittadini.
Tutte le attività si inseriscono nell’ambito del progetto Mais Pemba finanziato totalmente dall'Unione Europea per un valore pari 3,8 milioni di euro, di cui 1.5 milioni destinati solo alle infrastrutture.
Rapporti istituzionali
Nel corso della missione, per la prima volta sono stati messi in relazione l’Università di Modena e Reggio Emilia con due atenei di Pemba, UniLurio e Università Cattolica. Si è inoltre proceduto alla firma del memorandum tra Istoreco e Arpac, l’istituto di ricerca sociale e storica del Mozambico, al fine di attivare scambi all'interno del progetto Archivio Reggio Africa
Diversi sono stati i momenti di carattere politico e istituzionale che hanno visto la partecipazione del governatore della provincia di Cabo Delgado, della giunta dell’amministrazione comunale di Pemba, degli ambasciatori dell’Unione Europea e dell’Italia a Maputo, nonché di diverse personalità politiche mozambicane storicamente legate a Reggio Emilia.
Nel corso della missione è stato approvato il bando finanziato dalla regione Emilia-Romagna, con capofila Reggio Emilia, “Educare in equipe” che vedrà una partnership con la città di Pemba guidata dal Comune di Reggio Emilia, con la partecipazione di Reggio Children, Fondazione E35 e Università di Reggio Emilia al fine di realizzare un corso di formazione in ambito prescolare. Sempre sul fronte dell’educazione, nel corso della missione è emerso un forte interesse da parte delle istituzioni mozambicane per il modello della scuola diffusa di Reggio Emilia, che consente di utilizzare spazi non formali per l’educazione dei bambini risolvendo la criticità di questo paese dovuta alla carenza di spazi scolastici.
“I contatti con i due atenei sono stati molto promettenti – ha detto Alessandro Capra, docente di Unimore - Si sono individuate altre aree tematiche di ricerca e formazione come i GIS per lo studio e analisi del territorio e le energie rinnovabili. Molto interessante è la disponibilità a finanziare dottorandi che vengano a seguire le nostre Scuole di Dottorato. Ho richiesto di siglare un accordo trilaterale tra Università Mondlane di Maputo, Unimore e Fondazione E35 per dare seguito a progetti comuni che investano attività di formazione , ricerca applicata e interventi sul territorio”.
“Siamo contenti perché la collaborazione che si è rafforzata a giugno con la missione degli amici di Pemba a Reggio sta già dando importanti risultati – ha detto Arturo Bertoldi di Eduiren - Il Centro Kharibu è uno di questi, come lo sono la campagna informativa e il nuovo Piano Rifiuti. Il nostro impegno, insieme a Fondazione E35, continuerà nei prossimi mesi con scambi di idee e progettualità con l'obiettivo di ampliare le reti create in Italia e in Mozambico attraverso le buone pratiche di entrambi i Paesi e con lo stile inclusivo e partecipativo di Eduiren”.
Inaugurata a Maputo uan nuova tappa di "Eyes of tomorrow"
Giovedì 3 novembre, al Nùcleo de Arte della capitale del Mozambico, ha inaugurato una delle mostre del progetto "Eyes on Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo".
Nata dalla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Comune di Reggio Emilia questa mostra ospita le opere di Michela Depetris, Serena Pea e Ilaria Turba, tre giovani artisti italiani selezionati tra i migliori fotografi contemporanei per rappresentare il nostro Paese nel mondo.
Il Primo Tricolore all'ufficio di Fondazione E35 di Pemba
Nel corso della missione promossa dal Comune di Reggio Emilia nell’Africa australe – il sindaco Luca Vecchi ha consegnato il Primo Tricolore all'ufficio della Fondazione E35 con sede a Pemba, in Mozambico.
Si tratta in particolare di un riconoscimento al percorso di innovazione e cooperazione portato avanti in città grazie al progetto Mais Pemba - di cui Reggio Emilia è capofila in partnership con Fondazione E35, Città di Pemba, Comune di Milano, Iren, Ordine degli Architetti, MM spa, Università Eduardo Mondlane di Maputo, Unicef Mozambico e UN Habitat Mozambico - per migliorare le politiche territoriali di pianificazione urbana e sanitarie, i servizi educativi della prima infanzia e le scuole primarie, la gestione integrata dei rifiuti e la sostenibilità ambientale.
Il progetto - finanziato totalmente dall'Unione Europea per un valore pari 3.800.000 euro - rappresenta un'esperienza unica di cooperazione tra territori, presa ad esempio dalla stessa Unione Europea. Coordinato dalla Fondazione E35, ha infatti permesso di finanziare la costituzione di un ufficio a Pemba in cui lavorano 22 persone, assunte direttamente nella comunità locale, nelle diverse aree di intervento del progetto, in stretta collaborazione con gli assessorati competenti della città di Pemba e i tecnici degli uffici.
“Nel quadro della storia delle relazioni internazionali della città e della storica amicizia tra Reggio Emilia e il Mozambico - ha detto il sindaco Luca Vecchi - la Fondazione E35 sta promuovendo in particolare un percorso di innovazione e rafforzamento della cooperazione con la città di Pemba, coinvolgendo diversi settori ed esperienze del nostro territorio. Questo lavoro rispecchia i valori di libertà, giustizia ed eguaglianza del nostro Tricolore nonché l'impegno per i diritti di cui Reggio si è fatta portavoce a partire dalla fine degli anni Sessanta, dapprima a supporto dell’indipendenza del Mozambico e poi nel quadro del Patto di amicizia firmato nel 1975”.
"A due anni dalla nascita della sede della Fondazione a Pemba, quello di oggi rappresenta per tutti i colleghi che vi lavorano un momento di grande significato - ha detto Stefano Cigarini, coordinatore generale dell'ufficio di Pemba - Ricevere uno dei simboli che più caratterizzano la città di Reggio Emilia, alla presenza di una delegazione così rappresentativa del territorio, ci avvicina, e avvicina sempre di più le nostre due comunità, dando ulteriore valore e significato alle importanti attività in corso di realizzazione”.
Il bilancio della prima parte della missione: il Sudafrica
Si è conclusa sabato 29 ottobre, a Johannesburg in Sudafrica la prima parte della missione nell’Africa australe promossa dal Comune di Reggio Emilia e che da oggi proseguirà in Mozambico.
È una missione istituzionale legata ai temi della memoria, dell’educazione, della cooperazione e dello sport, a cui partecipano anche la Fondazione E35, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Reggio Children, Istoreco, la Fondazione per lo Sport, le società Valorugby e Pallacanestro Reggiana. Un’iniziativa nel segno della storica amicizia che lega Reggio Emilia al Sudafrica.
Il momento forse più significativo è stato l’iscrizione del nome di Giuseppe Soncini nel Wall of Names del Freedom Park di Pretoria, il memoriale che raccoglie la storia della lotta contro l’apartheid e i nomi delle persone che hanno contribuito con il loro impegno.
Qui, alla presenza dei rappresentanti del governo Sudafricano e dei diplomatici dell’Ambasciata e del Consolato italiano sono intervenuti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e Bruna Ganapini Soncini, moglie di Giuseppe.
L’iscrizione di Soncini permette l’ingresso dell’Italia al pantheon degli eroi che hanno contribuito ad abbattere il regime dell’apartheid.
Il Sindaco
“Questa missione – commenta il sindaco Luca Vecchi - è di portata storica e segna una svolta nel rapporto tra Reggio Emilia e il Sudafrica. Se da un lato è assolutamente vero che la nostra relazione di amicizia è molto profonda e nasce nel contesto storico della lotta contro l’apartheid e della solidarietà, oggi sarebbe riduttivo considerarla solamente una parte della nostra memoria. Grazie a questa missione il nostro rapporto con il Gauteng fa un salto di qualità perché coinvolge nuovi soggetti della città, quelle che sono le nostre eccellenze: dall’Università a Reggio Children, dai nostri giovani atleti ai rappresentanti di Unindustria, Istoreco e le società sportive. Ognuno di loro ha progetti attivi qui in Sudafrica.
“Il risultato – conclude il sindaco - è quello di una relazione internazionale tra una città europea e un importante stato africano (che già in questo è un unicum nel panorama degli scambi internazionali) incentrata sui bisogni e i temi del momento, sull’innovazione e gli investimenti sul futuro”.
Educazione
La settimana è stata occasione di promozione del Reggio Emilia Approach nelle varie istituzioni sudafricane. Si è conclusa con un seminario svoltosi venerdì 28 ottobre a cui hanno partecipato Raffaella Curioni, assessora a Educazione e Conoscenza, Cristian Fabbi, presidente di Reggio Children, e Emanuela Vercalli, responsabile del network internazionale di Reggio Children. È stata l’occasione per rinnovare le collaborazioni già attive nella regione del Gauteng e soprattutto per rilanciarle con un grande appuntamento previsto per il prossimo luglio: una Conferenza panafricana dedicata al Reggio Emilia Approach e ai diritti dei bambini, a cui verranno invitati tutti i rappresentati dei ministeri dell’educazione africani.
“Un momento davvero significativo – dice l’assessora Raffaella Curioni – è stato la visita alle scuole e l’incontro con il sistema educativo della Provincia del Gauteng. Abbiamo ritrovato Reggio Emilia in questi incontri, la storia della grande amicizia e collaborazione tra questi due paesi e la determinazione di questo territorio a continuare ad investire sulle politiche pubbliche dedicate alla prima infanzia e ai diritti dei bambini. Il Reggio Approach è patrimonio dei bambini e delle bambine del mondo e siamo lieti ed orgogliosi, come città, di poter contribuire alla costruzione di un futuro sereno per l’infanzia. Nel 2023 ospiteremo a Reggio Emilia il ministro all’Educazione del governo del Gauteng per continuare questo dialogo e costruire progettualità comuni”.
Economia e automotive
Parte dei rapporti tra Reggio Emilia e il Gauteng è basata sugli scambi economici e la creazione di competenze. In questo senso l’inaugurazione del Chamdor Automotive Hub è la rappresentazione migliore del modello di cooperazione tra Reggio Emilia e il Sudafrica. Grazie anche al lavoro di facilitazione del Comune e della Fondazione E35, imprese reggiane e Unimore hanno contribuito nella creazione di un centro riparazioni per auto specializzato, con attrezzature e formazione del personale. L’hub sorge all’interno di una Township, i quartieri satelliti di Johannesburg, costruiti durante il regime dell’apartheid, che oggi rappresentano i luoghi più dinamici e di fermento dell’economia locale. Il sindaco Luca Vecchi, nel suo discorso, ha dedicato questa inaugurazione a Maurizio Ruozi, amministratore delegato di Flexbimec, prematuramente scomparso un anno fa e animatore, insieme a Unindustria Reggio Emilia, di questo progetto.
Per nuove imprese
Il Chamdor Hub è solo il primo passo di nuovi progetti che vedranno coinvolte imprese di Reggio Emilia e del Gauteng. Infatti la missione è stata l’occasione per la firma di un Memorandum tra la Fondazione E35 e l’agenzia di sviluppo economico del Gauteng (Ggda). Un accordo che permetterà di proseguire e di iniziare nuovi percorsi con il Sudafrica, in ambito economico, della cooperazione, del turismo, della ricerca e della formazione.
Alessia Ciarrocchi, presidente della Fondazione E35 dice in proposito:
“Questo nuovo accordo nasce da un’esperienza di collaborazione, che viene da lontano e da un’amicizia lunga, che lega Reggio Emilia e la provincia del Gauteng e servirà per creare un nuovo legame attraverso il quale affronteremo le nuove sfide cercando di trovare insieme delle risposte efficaci. All’interno di questo accordo, la Fondazione E35 porterà la sua capacità di agire come catalizzatore delle risorse locali e la sua competenza riconosciuta in ambito di progettazione internazionale”.
Università
La missione ha visto la presenza anche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia che ha partecipato a una serie di incontri e visite con le quattro università del Gauteng, promuovendo un workshop per la definizione di progetti e scambi che metteranno in contatto Unimore con alcune delle più prestigiose università africane.
Alessandro Capra delegato per l’internazionalizzazione di Unimore spiega: “La missione in Sud Africa ha risposto in modo adeguato all’obiettivo di essere missione di sistema tra Comune, Fondazione E35, Reggio Children e Unimore. Solo se ci si muove insieme, come politica, imprenditoria, formazione ed università si possono ottenere risultati veramente significativi ed innovativi in ambito internazionale. Sono soddisfatto degli accordi di collaborazione che Unimore ha raggiunto con le quattro università del Gauteng: Wits, Univ of Johannesburg, Tswhane Ut e Univ of Pretoria.
La missione, prosegue nei prossimi giorni in Mozambico.
Reggio Emilia in missione in Sudafrica e Mozambico dal 26 ottobre al 4 novembre
Reggio Emilia rinsalda e rafforza il rapporto di solidarietà e cooperazione con le Repubbliche del Sud Africa e del Mozambico, con una nuova missione promossa dal Comune e guidata dal sindaco Luca Vecchi e dall’assessora a Educazione e conoscenza e sport Raffaella Curioni, in programma dal 26 ottobre al 4 novembre. Si tratta della seconda missione promossa dopo quella del 2016 in cui vennero poste le basi di molti progetti e attività che sono stati realizzati in questi anni e che continueranno rilanciando obiettivi sul futuro, nell’ambito dell’internazionalizzazione della città e nello sviluppo di relazioni economiche, oltre che culturali, nel campo dell’educazione, dello sport e della promozione del territorio.
Insieme ai rappresentati dell’Amministrazione comunale, partecipano numerosi soggetti della progettazione internazionale, dell’educazione, della cultura e della promozione ambientale, quali Fondazione E35, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), Reggio Children, Istoreco, EduIren e il Centro di riciclaggio creativo Remida. Sarà inoltre presente una vasta rappresentanza del mondo sportivo guidato dalla Fondazione per lo Sport, tra cui Valorugby Emilia, Pallacanestro Reggiana e diverse società sportive reggiane.
La missione sarà anche l’occasione per celebrare i pionieri che misero le basi di un’importante storia di cooperazione, amicizia, solidarietà e cooperazione che dura da oltre 50 anni, Giuseppe Soncini e Renzo Bonazzi. Per questo sarà parte della delegazione anche Bruna Ganapini Soncini, moglie di Giuseppe, “veterana” di questa grande esperienza che ha permesso di far diventare Reggio capitale della cooperazione agli occhi del popolo del Sudafrica e del Mozambico: il nome di Giuseppe Soncini, infatti, troverà posto nel Freedom Park, il “pantheon” delle donne e degli uomini che più contribuirono alla lotta contro l’Apartheid e alla liberazione di Nelson Mandela.
“I rapporti fra Reggio Emilia, il Sudafrica e il Mozambico – dice il sindaco Luca Vecchi - sono parte integrante del nostro Dna, grazie all'impegno di Giuseppe Soncini e di una generazione di amministratori, di donne e uomini della nostra città che ebbero - fra i primi nel mondo occidentale - il coraggio di compiere una scelta a favore dei diritti umani, dell'uguaglianza e della parità, in una stagione contrassegnata purtroppo dall'apartheid. Nel corso dei decenni l'amicizia che ci lega ha visto siglare importanti patti di collaborazione fra le nostre realtà in differenti ambiti, da quello economico a quello culturale. In particolare stavolta affronteremo le tematiche inerenti l'educazione, la sostenibilità ambientale e lo sport, nell'intento di consolidare e rinnovare sempre di più il legame che ci unisce”.
“Una missione importante per la nostra città, che mette al centro sport ed educazione rafforzando le relazioni internazionali nell’ambito di queste politiche pubbliche – spiega l’assessora a Educazione e conoscenza e Sport Raffaella Curioni - Porteremo in SudAfrica e in Mozambico le eccellenze reggiane e dialogheremo con le istituzioni pubbliche e private di quei paesi per definire accordi, collaborazioni e diffusione del modello educativo reggiano dai nidi e fino all'università. Siamo convinti che sia anche grazie a questi dialoghi e scambi internazionali che si cresca come comunità, rafforzando il ruolo di Reggio Emilia nel mondo. Straordinaria, inoltre, la partecipazione degli studenti delle scuole superiori reggiane che dal 26 ottobre al 6 novembre, con una delegazione sportiva di atleti reggiani di atletica, basket e nuoto darà vita ad una missione sportiva ed educativa a Johannesburg, in Sud Africa partecipando ai Tambo e Soncini Social and Cohesion Games, dove la delegazione reggiana organizzata dalla Fondazione per lo Sport e composta da atleti e tecnici rappresenterà la nostra città in un evento di portata internazionale che sarà certamente un’occasione di crescita e scambio per i nostri ragazzi anche in preparazione dei giochi internazionali del tricolore previsti a Reggio Emilia a fine luglio 2023”.
Il programma in Sudafrica
Dal 26 al 29 ottobre la missione toccherà il Sudafrica, in particolare la provincia del Gauteng con cui il Comune e la Regione Emilia-Romagna nel 2016 sottoscrissero un patto di collaborazione che in questi anni ha generato frutti in diversi ambiti dall’automotive allo sport, dalla memoria alla cultura, dall’educazione alla formazione. A sei anni da quel momento, la visita sarà l’occasione per rinnovare e rafforzare gli accordi istituzionali presenti e rinnovare gli obiettivi strategici per il futuro, rivisti anche alla luce delle diverse esigenze emerse a causa del covid e dei conflitti in corso.
Nel corso della missione la Fondazione E35 rinnoverà il patto di collaborazione con l’Agenzia di sviluppo economico del Gauteng (GGDA), nel corso della cerimonia inaugurale del Chamdor Hub, il centro dedicato alla formazione e allo sviluppo economico del settore automotive che è stato realizzato insieme a Unindustria e ad un pool di imprese reggiane. Diversi gli appuntamenti per l’educazione con incontri promossi da “Africa Reggio Emilia Alliance” l’associazione di educatori e pedagogisti con sede a Johannesburg, parte del network internazionale di Reggio Children. Con il Dipartimento educazione della provincia del Gauteng verranno visitate le cinque scuole dell’infanzia pubbliche, ispirate al Reggio Emilia Approach, e sarà organizzata una conferenza-seminario di formazione rivolto alle insegnanti e al personale di queste scuole.
In collaborazione con l’Ambasciata d’Italia verrà promosso un laboratorio dell’Università di Modena e Reggio Emilia con le quattro principali università del Gauteng per identificare progetti operativi che possano mettere in sinergia anche il mondo della ricerca.
Istoreco invece presenterà l’accordo con Constitution Hill, il centro che sorge sulla vecchia prigione che vide reclusi prima Gandhi e poi Mandela, oggi sede della Corte Costituzionale che nei mesi scorsi ha dato vita al primo progetto educativo rivolto a scuole di Reggio Emilia e di Johannesburg, per approfondire - grazie all’ausilio delle nuove tecnologie – i movimenti di Liberazione e le Costituzioni italiana e sudafricana.
Il 29 ottobre, infine, si terrà la cerimonia inaugurale della quinta edizione degli OR Tambo-Giuseppe Soncini social cohesion games, che vedranno protagonisti oltre trenta giovani atleti di Reggiana Nuoto, GS Self Atletica, Basket 2000, US La Torre, GS Arbor Basket e BasketReggio e in collaborazione con Valorugby Emilia, Pallacanestro Reggiana, Maratona di Reggio.
Gli appuntamenti in Mozambico
Nel 2016 il sindaco Luca Vecchi suggellò il Patto di gemellaggio con la città di Pemba controfirmando quello siglato in Sala del Tricolore nel 2012. A dieci anni dall’avvio di quel processo di collaborazione, la missione - che dal 30 ottobre al 4 novembre toccherà prima la stessa Pemba e poi Maputo - vedrà l’inaugurazione e il lancio di diversi progetti, infrastrutture fisiche e culturali che sono stati sviluppati in questi anni. Si tratta di azioni il cui valore e il cui impatto sono riconosciuti anche dall’Unione Europea tramite il progetto MaisPemba, che ha assegnato a questa amicizia fondi per intervenire congiuntamente sull’educazione, la pianificazione urbanistica e la raccolta rifiuti della città mozambicana che nel 1975 accolse la prima delegazione reggiana guidata da Renzo Bonazzi e Giuseppe Soncini.
La missione vedrà prima di tutto la visita e l’incontro con il personale del progetto MaisPemba, che è coordinato da Fondazione E35 e vede la collaborazione di diversi servizi dell’Amministrazione comunale e di diversi soggetti del territorio reggiano tra cui Iren, che sarà parte della missione per promuovere interventi di educazione ambientale effettuati da EduIren insieme ai rappresentati del Centro di riciclaggio creativo Remida della Fondazione Reggio Children - Centro Loris Malaguzzi. Si tratta di progetti che nel corso di questi anni hanno visto la collaborazione di Reggio Emilia e Fondazione E35 per la promozione di interventi a supporto della città gemella, finanziati non soltanto dall’Unione Europea ma anche dall’Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo e altri attori internazionali pubblici e privati.
Durante il soggiorno in Mozambico, il sindaco Vecchi visiterà il Centro comunitario del quartiere Eduardo Mondlane a Maputo, uno spazio sociale realizzato nell’ambito del progetto Partecidade, nonché il Centro Salute del quartiere Chuiba, dove – grazie alla collaborazione con il territorio reggiano – è stato reso possibile l’ampliamento degli spazi e degli equipaggiamenti pensati in particolare per il reparto maternità. Sempre a Chiuba verrà presentato il progetto di ampliamento della scuola presente proprio nei pressi del Centro salute, che vedrà la realizzazione di nuove aule della scuola primaria e le sezioni pensate per l’infanzia fino a sei anni. Infine la delegazione reggiana visiterà il riqualificato mercato del pesce del quartiere di Noviane, promosso nell’ambito del progetto Maispemba, e avrà modo di ammirare alcuni murales dedicati all’educazione ambientale e alla sostenibilità.
La missione sarà anche l’occasione per ufficializzare i primi accordi tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e tre università del Mozambico con sede a Pemba e Maputo, nonché per firmare il primo accordo per progetti collegati alla memoria e all’educazione alla cittadinanza globale tra Istoreco e il Centro di documentazione storica di Cabo Delgado, l’Arpac. A Pemba si terrà anche la première del documentario “10 giorni nel Mozambico libero”, realizzato dai reggiani Bettina Zironi e Giuseppe Raia in sinergia con il laboratorio Videolab coordinato da Officina Educativa, dedicato proprio all’amicizia tra il Mozambico e Reggio Emilia.
Il passaggio a Maputo vedrà inoltre gli incontri con l'Ambasciata d’Italia e la Delegazione dell’Unione Europea in Mozambico, oltre a incontri in ambito educativo, universitario ed economico con una visita al nuovo parco industriale della capitale mozambicana. Insieme all’ambasciatore d’Italia Gianni Bardini verrà inaugurata la mostra “Eyes of Tomorrow”, promossa nell’ambito di “Giovane Fotografia italiana nel mondo”, un progetto congiunto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Comune di Reggio Emilia. In Mozambico - al Nucleo De Arte fino al 30 novembre - saranno esposti i progetti fotografici di Michela Depetris, Serena Pea e Ilaria Turba.
Un nuovo logo per i rapporti con il continente africano
Tra le novità che accompagnano la missione anche la presentazione del nuovo logo ‘Reggio Africa’ che accompagnerà le attività promosse tra il territorio di Reggio Emilia e le diverse realtà del continente africano. La grafica – realizzata da Andrea Romani, studente al quinto anno di grafica presso l’IIS Blaise Pascal di Reggio Emilia, nel corso del suo periodo di Alternanza Scuola-Lavoro – rappresenta i rapporti decennali che legano Reggio Emilia con l’Africa. Nel simbolo Reggio è rappresentata da un iconico esagono e da un più sottile rimando a Matilde di Canossa e alla croce matildica, mentre il riferimento all’Africa è legato al contorno stilizzato del continente: le due forme non sono semplicemente sovrapposte, ma si intrecciano proprio a sottolineare il rapporto paritario tra le due realtà, anche per uscire dallo stereotipo che vede l'Africa come un soggetto esclusivamente “da aiutare”. I colori utilizzati sono invece presi dal “Piano del Colore di Reggio Emilia” oltre ad essere un rinvio cromatico alle ceramiche tradizionali africane.
Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50