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Lunedì 3 febbraio, alle ore 10.30, si svolgono le commemorazioni dell'eccidio di Porta Brennone. Quattro giovani partigiani, Sante Lusuardi, Dino Turci, Cristoforo Carabillò e Vittorio Tognoli, furono fucilati dai fascisti, dopo atroci torture, all'alba del 3 febbraio 1945 all’angolo tra corso Garibaldi e via Porta Brennone.
Alla cerimonia parteciperanno di Anpi e il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari. Sempre sotto la lapide di via Porta Brennone alle ore 10.50, andrà in scena una rappresentazione, ideata dagli alunni dell’Istituto comprensivo Manzoni, in ricordo dei quattro giovani partigiani trucidati. Al termine interverrà la dirigente scolastica Alessandra Landini.
Alle ore 11.20 la cerimonia si sposterà presso la lapide posta alla caserma Zucchi per rendere omaggio ad Angelo Zanti a 80 anni dalla sua fucilazione. A svolgere la commemorazione sarà la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni.
Dopo la fucilazione, i cadaveri dei quattro giovani partigiani, a piedi nudi e mani ancora legate con fil di ferro, vennero lasciati al margine della strada per alcuni giorni, con il divieto di rimuoverli e di darvi sepoltura, quale monito alla popolazione civile a non collaborare con la Resistenza. Due erano correggesi, Sante Lusuardi e Dino Turci, di 21 e 22 anni. Il terzo, Cristoforo Carabillò di Castelbuono (Palermo) dove era nato nel 1917. Sottotenente dei bersaglieri nella caserma Reverberi, a Scandiano, era diventato amico e collaboratore del quarto ucciso, Vittorio Tognoli, 24 anni, studente universitario di Scandiano.
Ultimo aggiornamento: 31-01-2025, 13:44