Salta al contenuto

Contenuto

Il 27 marzo 2025 il Consiglio d’Europa sarà presente a Reggio per un programma promosso dal Dipartimento anti-discriminazioni dell’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo che porterà a Reggio una delegazione di 23 referenti del Governo moldavo, delle città moldave di Călărași, Cimișlia, Dubăsari e Soroca e organizzazioni della società civile che si confronteranno a Reggio Emilia per un incontro di scambio e formazione dal titolo "Città contro l'odio". L'obiettivo dello scambio è quello di condividere esperienze e buone pratiche per contrastare l'odio a livello locale, mettendo in evidenza le direttive del Consiglio d’Europa e i progetti sostenuti e sviluppati nella Repubblica di Moldavia e in Italia per promuovere l'inclusione e combattere la discriminazione nei confronti delle persone più vulnerabili.

La visita della delegazione, in Italia dal 24 al 27 marzo, si alternerà tra Reggio Emilia e Brescia, due città riconosciute per il loro impegno nelle politiche di inclusione sociale e nella promozione dei diritti umani. La delegazione è composta dai referenti di due agenzie governative, quattro municipalità, Ong locali, dell’organo per l’uguaglianza della Repubblica di Moldova e della Polizia moldava.

Gli interventi saranno arricchiti dalla partecipazione di esperti e rappresentanti di istituzioni, tra cui Angela Longo Responsabile del Dipartimento contro le discriminazioni del Consiglio d’Europa, Federico Faloppa Coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.

Uno dei momenti più attesi dell’evento sarà lo scambio di esperienze tra le città italiane e moldave. A Reggio Emilia, saranno presentate le politiche locali tra cui il Piano di azione locale contro le discriminazioni razziste e la formazione ai dipendenti comunali sulle competenze interculturali e il contrasto alle discriminazioni.
Lo scambio vedrà il coinvolgimento anche dell’associazione PLAI nata nell’ottobre 2022 e che raccoglie numerosi cittadini italo-moldavi o moldavi. In provincia vivono oltre 2.300 persone con nazionalità moldava, di cui 1.138 nel Comune capoluogo. A questi si sommano oltre 400 cittadini che hanno acquisito la cittadinanza italiana e che sono un ponte naturale tra i due territori. Quello della Repubblica Moldava è comunque un rapporto che ha una sua storia anche istituzionale, è dalla fine degli anni ‘80 il gemellaggio di Reggio Emilia con la sua capitale: Chisinau.

Questa visita di studio rientra nel programma congiunto dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa “Partnership for Good Governance” e fa parte del Piano d'Azione del Consiglio d'Europa per la Repubblica di Moldavia. L'iniziativa è organizzata dal Consiglio d’Europa in collaborazione con i Comuni di Brescia e Reggio Emilia, oltre che alla Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio coordinata dal professor Federico Faloppa .
La Fondazione Mondinsieme del Comune di Reggio Emilia è entrata a far parte della Rete nazionale per il contrasto di discorsi e ai fenomeni d’odio nel febbraio 2025, una realtà fondata cinque anni fa che riunisce oltre quaranta organizzazioni e soggetti impegnati nello studio e nel contrasto ai discorsi d’odio e nella costruzione di narrazioni alternative tra cui Amnesty International, Carta di Roma, Cospe, Lunaria, Emergency, Arci, Crid (Unimore), Fondazione Alexander Langer, Asgi, Pangea, Vox Diritti, Italiani senza cittadinanza, No Hate Speech Movement, Commissione pari opportunità di Usigrai, Fnsi, Federazione nazionale stampa italiana, Fondazione Gariwo, oltre a diversi ricercatori e istituti universitari.

La Rete è inoltre un interlocutore accreditato negli organismi nazionali e internazionali impegnati sul fronte del contrasto all’hate speech, dalla Commissione europea al Consiglio d’Europa, dalla Commissione Segre, alle numerose amministrazioni che a livello locale promuovono politiche antidiscriminatorie.

Il Consiglio d'Europa

Il Consiglio d’Europa promuove i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto nei suoi 46 Stati membri. Grazie a tale istituzione si concludono accordi intergovernativi vincolanti dal punto di vista del diritto internazionale, come la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, allo scopo di salvaguardare il patrimonio comune e promuovere lo sviluppo economico e sociale. L’Amministrazione comunale nel 2009 è la prima città italiana a prendere parte alla rete delle Città Interculturali del Consiglio d’Europa ed è tra 8 città che compongono il Comitato di esperti per l’inclusione interculturale.

Ultimo aggiornamento: 25-03-2025, 14:10