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Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, un anniversario designato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che invita i governi, le organizzazioni e le Ong a realizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa piaga sociale e culturale, drammaticamente attuale. La data prescelta è quella in cui, nel 1960, si consumò il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.

Reggio Emilia, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani e civili ed impegnata nell’affermazione della parità di genere, vuole ricordare questa Giornata evidenziando il coraggio, il contrasto a regimi dittatoriali e l’impegno politico, che ne sono all’origine.

Il 25 novembre, così come nel corso dell’anno, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia mette in campo infatti diverse iniziative per ricordare l’impegno quotidiano della comunità nel contrastare le discriminazioni di genere e la violenza maschile sulle donne, promuovendo la valorizzazione delle differenze. Nel 1997 questo impegno si concretizzò con l’apertura del Centro antiviolenza – Casa delle donne, ad opera dell’Associazione Nondasola con il sostegno del Comune di Reggio Emilia. A questo primo, fondamentale passo è seguita, nel 2006, la costituzione del Tavolo interistituzionale per il contrasto alla violenza maschile sulle donne, una rete di enti e istituzioni territoriali quali Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Arma dei Carabinieri, Provincia, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio Scolastico territoriale, Consigliera di parità provinciale, Forum Donne giuriste e lo stesso Centro antiviolenza – Casa delle donne.

Nella giornata di ieri è stato il mondo dello sport a mobilitarsi con l’iniziativa “1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne”, promossa da Mapei Stadium, Comune di Reggio Emilia e Associazione Nondasola. Dopo l’installazione dell’opera d’arte pubblica “Parole Parole Parole” realizzata da Elena Mazzi, all’interno dello stadio ieri è stata la volta di un incontro aperto al pubblico in cui hanno preso parola atlete che, oltre a distinguersi nelle loro discipline sportive, sono impegnate a promuovere tematiche legate all’inclusività, al rispetto e ai diritti delle donne nello sport: Antonella Bellutti, Milena Bertolini, Lara Lugli. Al centro il ruolo che lo sport deve assumere nel diffondere una cultura di non discriminazione, di prevenzione contrasto di ogni violenza sulle donne.

Hanno detto

Il lavoro del Tavolo interistituzionale per il contrasto alla violenza maschile sulle donne e le iniziative in programma nei prossimi giorni, sono state presentate oggi alla stampa in Municipio. “Da donna e rappresentante delle istituzioni, sono fermamente convinta che dobbiamo continuare lavorare rafforzando la rete e le azioni promosse dai soggetti che partecipano al Tavolo interistituzionale, portando avanti un fondamentale lavoro di prevenzione che deve interessare tutta la società civile – ha detto Maria Rita Cocciufa, prefetto di Reggio Emilia - La violenza sulle donne è nelle nostre case e nelle nostre famiglie, e si verifica in modo trasversale, indipendentemente dalle differenze economiche, culturali o di provenienza geografica. Ecco perché è importante impegnarsi sul fronte dell'impegno culturale, sostenendo le donne che decidono di denunciare e invitandole a farlo, ma soprattutto agendo sugli uomini, e in particolare sui ragazzi. Bisogna insegnare loro fin da subito il rispetto per le compagne di classe e di università, cercando di promuovere un cambiamento culturale. Siamo molto attenti ad analizzare le segnalazioni e abbiamo notato come siano in aumento le denunce e le segnalazioni per la violazione di dell'obbligo del divieto di avvicinamento, notando una certa refrattarietà da parte degli uomini a comprendere la natura del loro comportamento e anzi vivendo questi provvedimenti come una limitazione ingiusta. Le leggi ci sono, ma serve un cambiamento culturale soprattutto da parte degli uomini e, su questo fronte, non siamo ancora particolarmente attrezzati".
“Come ogni anno questo momento è importante per fare il punto sulla violenza maschile sulle donne. Grazie al grande impegno del Tavolo intersitituzionale stiamo lavorando per diffondere nel modo più capillare possibile una cultura dei corretti rapporti uomo donna che imprimano un reale cambiamento culturale, l’unico modo di abbattere lo stereotipo patriarcale che pervade la nostra società - ha detto l’assessora alla Cura delle Persone, Annalisa Rabitti - In questo senso tutte le iniziative messe in campo dall’Amministrazione e dal Tavolo portano avanti progetti strutturali che perseguano un vero cambiamento dei rapporti tra i sessi e delle relazioni affettive. Come assessora sono molto orgogliosa di questi progetti perché sono qualcosa di strutturale che previene la violenza e va seriamente portato avanti come stiamo facendo a Reggio Emilia, non misure emergenziali prese dopo che la tragedia è avvenuta. Nel 2024 abbiamo lavorato attraverso l’arte con il progetto di Toccafondo che nei licei artistici e nelle scuole reggiane assieme all’associazione ‘Non da sola’ si è confrontato sugli stereotipi di genere con ragazze e ragazzi. Il risultato è il bellissimo progetto che vedrete in città in occasione della giornata internazionale. Un altro progetto d’arte in questi giorni è sceso in campo per combattere la cultura patriarcale: al Mapei abbiamo fuso il mondo dell’arte con quello dello sport credendo che proprio attraverso i valori dello sport possiamo parlare di corretti rapporti tra i sessi”.

Alla conferenza sono intervenuti anche Calogero Gaetano Paci, procuratore capo di Reggio Emilia, Giuseppe Maggese, questore di Reggio Emilia, Orlando Narducci, comandante provinciale dei Carabinieri, Alessandra Campani, socia fondatrice e responsabile dell’area prevenzione dell’associazione Nondasola, Ivana Lattuada, Direttrice emergenza-urgenza dell’Asl, Raffaella Pellini dell’Ordine degli avvocati, Giovanna Fava del Forum donne giuriste, e Germana Corradini, dirigente servizi sociali del Comune di Reggio.

Le iniziative in programma

Il progetto "Impara l'arte"

Nel corso del biennio 2023-2024 il Comune di Reggio Emilia ha coordinato il progetto ‘Impara l’Arte. Azioni di prevenzione e formazione sulla violenza maschile sulle donne’, realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Il progetto vede il coinvolgimento di numerosi partner: Provincia, Comune di Baiso, Comune di Casina, Unione montana (che raccoglie i Comuni di Carpineti, Casina, Castelnovo Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo), l’Associazione Nondasola-Centro antiviolenza-Casa della donna, l’Ufficio scolastico provinciale, Unimore, Liceo artistico Chierici, Fondazione i Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Associazione Casa d’Altri, Consorzio Oscar Romero, La Polveriera.

Tra le azioni previste, l’azione di prevenzione promossa all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio, con i laboratori condotti dall’Associazione Nondasola, che da venti anni si occupa di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado. Dopo l’esperienza con l’artista Elena Mazzi, l’intreccio con il linguaggio artistico-espressivo ha visto il coinvolgimento dell’artista Gianluigi Toccafondo: pittore, illustratore e cineasta, celebre anche nella televisione e nella pubblicità, è un artista a tutto tondo, che ricorre a ibridazioni e trasformazioni fra le diverse arti. I personaggi nei suoi disegni e nei suoi video si trasformano: Toccafondo riesce a raccontare con piacevole leggerezza un mondo che vive.

La Campagna di sensibilizzazione realizzata da Toccafondo viene esposta in città lungo gli spazi di affissione cittadina, in via Matteotti riproducendo una mostra open air che rende omaggio ai volti di donne in un tripudio di colori, in piazza Prampolini con l’esposizione di vele di 3 metri e lungo la più raccolta via della Croce Bianca.

I disegni realizzati dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole coinvolte nel progetto verranno esposti presso gli spazi de’ La Polveriera, in via Terrachini 18, lunedì 25 novembre, dalle ore 11,30.

Nei laboratori i ragazzi e le ragazze hanno condiviso riflessioni sulle relazioni affettive e d’intimità ruotando attorno ai concetti di potere, parità, rispetto, disparità per poi racchiudere gli stimoli emersi in grafiche, disegni, collage avvalendosi della presenza e dell’esperienza artistica di Toccafondo. Le attività di prevenzione hanno l’obiettivo contribuire a cambiare i paradigmi culturali, offrendo prospettive diverse, nuove consapevolezze e soprattutto gli strumenti di lettura delle dinamiche che sottendono la violenza attraverso l’individuazione dei ‘campanelli d’allarme’. Le scuole coinvolte nei laboratori sono il Liceo artisitico Cheirici, l’Istituto Galvani-Iodi, il Liceo Matilde di Canossa, l’Istituto comprensivo Gregori di Carpineti e Casina, l’Istituto comprensivo Toschi di Baiso–Viano.

- “Grazie a questo progetto ora a disposizione di tutta la città – ha sottolineato Annalisa Rabitti assessora alla Cure alle persone con delega alle Pari opportunità - attraverso il linguaggio dell’arte, le ragazze e i ragazzi hanno indagato la violenza maschile sulle donne. Un linguaggio senza parole che ha lavorato sugli stereotipi del rapporto uomo donna con studentesse e studenti delle scuole superiori a cui spetterà il compito di cambiare la cultura all’interno di una società che deve rendersi conto di avere ancora radici nel patriarcato. Queste radici devono essere tagliate. Fondamentale in questo processo il contributo dell’artista: con la sua sensibilità fornisce uno sguardo differente che ci accompagna all’interno di un nuovo modo di vedere le cose”.

Il convegno

Giovedì 21 novembre 2024 presso la sala degli Specchi del Teatro Municipale Valli, il Servizio Sociale del Comune di Reggio Emilia organizza - in collaborazione con l'Associazione Nondasola e la Cooperativa Madre Teresa e con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia – la terza edizione del convegno "Cosa stai facendo alla mia mamma? Le responsabilità degli uomini che usano violenza nelle relazioni di intimità: riflessioni, possibilità e strategie di intervento". Il convegno è stato pensato in continuità con la giornata di confronto promossa dalle stesse tre realtà nel novembre 2023. L’iniziativa si colloca altresì fra gli eventi previsti in occasione della Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia (20 novembre).

Si tratta di un’importante occasione di formazione e confronto, in particolare per i professionisti del sistema dei Servizi socio-sanitari, provenienti da più parti d’Italia e per coloro che incontrano situazioni di violenza nell'ambito di procedimenti penali e civili. Vari esperti interverranno sugli aspetti psicologici, giuridici, sociali della violenza sulle donne e della violenza assistita.

Parole al centro. Contro la violenza alle donne

L’iniziativa “1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne”, promossa da Mapei Stadium, Comune di Reggio Emilia e Associazione Nondasola rappresenta un importante investimento nella costruzione di attività di prevenzione all’interno dello stadio cittadino e del mondo dello sport. Dopo l’installazione dell’opera d’arte pubblica “Parole Parole Parole” di Elena Mazzi, all’interno dello stadio è stato organizzato nei giorni scorsi un workshop condotto dalla stessa artista e dall’Associazione Nondasola, rivolto a giovani calciatrici e calciatori di Sassuolo Calcio e AC Reggiana 1919: un momento dedicato alla riflessione e alla sensibilizzazione a partire da sé, al tema della violenza sulle donne, attraverso il linguaggio dell’arte. In quest’ottica, il 19 novembre è stato organizzato un incontro aperto al pubblico in cui hanno preso parola atlete che, oltre a distinguersi nelle loro discipline sportive, sono impegnate a promuovere tematiche legate all’inclusività, al rispetto e ai diritti delle donne nello sport: Antonella Bellutti campionessa olimpica, Milena Bertolini ex calciatrice e allenatrice, Lara Lugli pallavolista e Rachele Somaschini pilota di rally, a cui si è aggiunto il videomessaggio della campionessa di pugilato Irma Testa.

Inaugurazione della panchina rossa in via Cassoli

Il Laboratorio avanzato di cittadinanza, in collaborazione con la rete di associazioni giovanili di ViaCassoli1, ha deciso di caratterizzare l’ingresso dello Spazio giovani, collocando una panchina e colorandola di rosso per esprimere l’impegno contro la violenza sulle donne. La panchina rossa, simbolo riconosciuto nella lotta alla violenza di genere, rappresenta una testimonianza visibile di solidarietà e di memoria. Le fioriere adiacenti all’ingresso inoltre sono state dipinte coi colori della pace, per lanciare un messaggio di nonviolenza universale. La panchina verrà inaugurata lunedì 25 novembre, alle ore 16 e contestualmente verrà aperta una libreria, collocata all'interno dello Spazio, che ospiterà alcuni volumi dedicati ai temi della pace e della nonviolenza. I libri saranno a disposizione di tutti i giovani che frequentano lo Spazio per la consultazione e per il prestito. La libreria sarà gestita da ragazzi e ragazze del Laboratorio avanzato di cittadinanza.

Vetrine bibliografiche

Da lunedì 25 novembre per tutta la settimana, al Piano terra della Biblioteca Panizzi sarà allestita una vetrina tematica, in versione fisica e online, dove verranno esposti libri e film a tema posseduti dalla Biblioteca Panizzi e dal Sistema bibliotecario reggiano, tutti accessibili al prestito. A corredo dell’iniziativa bibliografia e filmografia sono in distribuzione agli utenti o scaricabili dal sito www.bibliotecapanizzi.it-Libri e “Film consigliati-Scelti per te”. Analoghe vetrine tematiche saranno promosse nelle Biblioteche comunali decentrate.

Illuminazione ponti di Calatrava

Dal 19 al 25 novembre, i Ponti di Calatrava a Reggio Emilia verranno illuminati di rosso come simbolo di sensibilizzazione e di lotta alla violenza maschile contro le donne.

La Provincia di Reggio Emilia anche quest’anno promuove sul sito istituzionale una pagina web in cui raccoglie tutte le azioni realizzate sul tema da tutti gli Enti e le associazioni per valorizzarne lo sforzo corale di contrasto al fenomeno. Inoltre, la facciata di Palazzo Allende, sede della Provincia, si illuminerà di rosso magenta a partire dalle ore 17 del 25 novembre 2024.

Tutti gli eventi a Reggio e in Provincia

Il lavoro di rete e del tavolo antiviolenza

Alle attività realizzate in occasione del 25 novembre si affianca il continuo lavoro del Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne: una Rete di sostegno e di accompagnamento alla libertà ed all’autonomia di ogni donna, promossa dal Comune di Reggio Emilia a partire dal 2006 che offre risposte concrete, accoglienza e ascolto attivo nei confronti di tutte le donne che vogliono uscire dalla violenza. Il Tavolo - composto da Comune di Reggio Emilia, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità sanitaria locale, Ufficio Scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Forum Donne giuriste, Associazione Nondasola, Provincia, Consigliera di parità provinciale - ogni anno risponde ad un monitoraggio su base quantitativa attraverso la rilevazione di dati e promuovendo azioni concrete in un’ottica di rete, affinché le donne che vivono situazioni di violenza, trovino risposte appropriate ed efficaci.

La situazione locale. Violenza sulle donne a Reggio Emilia

dati relativi all’anno 2023

I dati qui riportati intendono delineare quanto accaduto nel corso del 2023, da un punto di vista numerico-quantitativo.

Centro antiviolenza - Casa delle Donne - Associazione Nondasola
Nel 2023 dal Centro antiviolenza - Casa delle Donne, gestita dall’Associazione Nondasola, sono state accolte 382 donne (a fronte delle 343 accolte nel 2022). Quasi il 70% sono cittadine italiane, la fascia di età prevalente è quella compresa tra i 30 e i 49 anni. Inoltre, sono state 69 le giovani tra i 18 e i 29 che hanno cercato aiuto, mentre sono 8 le donne con più di 70 anni che si sono rivolte al Centro.
Tra queste, 190 donne hanno figli minorenni, 112 figli maggiorenni e 10 una gravidanza in corso.
La maggioranza delle violenze subite è di tipo psicologico: 360 casi. Sono 245 i casi di violenza fisica. Alto il numero delle donne che hanno subito violenze multiple: 245. Sono 139 le donne che hanno subito violenza economica.
In prevalenza chi agisce violenza ha legami affettivi con la donna: in 282 casi si tratta dell’attuale partner convivente, fidanzato o coniuge. In 26 casi è il partner precedente. Gli attori di violenza sono in prevalenza cittadini italiani, in una fascia d’età prevalente compresa tra i 30 e i 59 anni.
Le donne che si sono rivolte al Centro antiviolenza raccontano di avere fatto accesso anche ad altri punti della Rete per trovare supporto, ed in particolare alle Forze dell’ordine (122 casi), al Servizio sociale (67 casi), al Pronto soccorso (53 casi) e ad avvocati (44 casi). Dai dati raccolti risulta che solo 102 donne hanno sporto denuncia.

Questura
Gli interventi di contrasto alla violenza domestica effettuati dalla Questura di Reggio Emilia nel 2023 hanno portato all’emissione di 37 decreti di ammonimento.
Nel 2024, al 12 novembre, sono stati emessi 16 decreti di ammonimento per violenza domestica. I reati registrati in materia di maltrattamento sono 51 (art.572 del C.p.), 18 quelli per violenza sessuale (Art.609 bis C.p.) e 35 per stalking (Art.612 bis C.p.).

Le ordinanze di custodia cautelare emesse per maltrattamento sono state 2, altrettante (2) per violenza sessuale e 1 per stalking; mentre si contano un arresto domiciliare per maltrattamento e 4 per stalking.

Comune di Reggio Emilia - Poli territoriali dei Servizi sociali
Le donne - seguite nel corso del 2023 dal Servizio sociale del Comune di Reggio Emilia attraverso i Poli territoriali - che hanno dichiarato di aver subito violenza da parte di un uomo sono state 257, dato in aumento rispetto al 2022, quando furono 248.
Di queste quasi il 90% ha dichiarato che l'autore delle violenze è l’attuale partner (coniuge, fidanzato o convivente); più del 7% un partner precedente; quasi il 3% un famigliare e solo l’1,2% dichiara che l’autore non è stato né il partner attuale, né il precedente, né un famigliare. La fascia di età prevalente degli uomini autori di violenza va dai 30 ai 49 anni.
Le donne accolte dai Servizi sociali sono sia italiane sia immigrate e quasi tutte hanno figli minorenni; solo una piccola percentuale di esse non ha figli, anche se si tratta di un numero in lento e costante aumento. La violenza registrata con maggiore frequenza è quella fisica e, a seguire in percentuale minore, ma non meno rilevante, la violenza di tipo psicologico, la violenza economica e quella multipla. Le donne che si sono rivolte ai Servizi sociali, in eguale misura hanno preso precedentemente contatti con altri punti della Rete tra cui soprattutto Centro antiviolenza, Pronto soccorso, Forze dell’ordine.

Pronto soccorso
Nel 2023 le donne che si sono rivolte al Pronto soccorso per situazioni di violenza sono state 294 (furono 257 nel 2022). Delle 294 violenze, 18 sono violenze sessuali ma la quasi totalità delle donne accolte ha subito violenza multipla, ovvero, sia psicologica che fisica. Nella maggior parte dei casi gli autori sono partner o ex partner, uomini con cui hanno avuto o hanno ancora una relazione affettiva.

Le fasce d’età più colpite sono 40-49 anni (91 donne) e a seguire donne tra 30 e i 39 (70 donne) e donne tra i 18 e i 29 anni (60 casi). Non mancano accessi al Pronto soccorso di donne con più di 70 anni (11 casi). Le donne che hanno subito violenza sono in prevalenza di nazionalità italiana. La maggior parte delle violenze dichiarate ha avuto una durata dai 2 ai 5 anni. Le vittime riferiscono di avere precedentemente fatto accesso ad altri punti della Rete, tra cui Forze dell’ordine e Centro antiviolenza.

Consultorio famigliare
Sono stati i 15 casi di violenza seguiti dal Consultorio nel 2023, a fronte degli 8 rilevati nel 2022. La maggioranza riguarda donne tra i 30 e i 39 anni di origine non italiana. In due casi le persone hanno un titolo di studio superiore al diploma. L’autore della violenza è generalmente il partner attuale o precedente. In soli due casi le vittime hanno sporto denuncia. Emerge la prevalenza di violenza fisica e psicologica.

Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Reggio Emilia
Nel 2023 le domande iscritte e accolte relative alla richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato in materia di diritto di famiglia sono state un totale di 228 (a fronte delle 294 arrivate nel 2022).

In merito al diritto di famiglia: 37 casi di richiesta per affidamento e mantenimento dei minori; 57 casi di separazione giudiziale, 7 casi di separazione consensuale; 8 casi di richiesta di revisione delle condizioni di divorzio e un caso di revisione di separazione; 36 ricorsi di divorzio; 2 casi di difesa del minore nell’ambito di un procedimento di separazione giudiziale; 4 casi di ricorso per riconoscimento/disconoscimento della paternità.

Si registra una diminuzione delle domande in materia di diritto di famiglia, separazioni, divorzi che potrebbe essere relativa ad un miglioramento delle condizioni economiche o, al contrario, ad una tendenza a rinunciare a far valere in giudizio i propri diritti, e quindi a non ricorrere allo strumento di tutela giudiziaria se si è poveri, o comunque al di sotto della soglia di reddito per la quale si potrebbe accedere al gratuito patrocinio (i cui limiti sono passati da 11.734,93 euro a 12.838 euro per reddito annuo).
I dati confermano che non solo la violenza fisica e psicologica, ma anche la questione economica può indurre a rinunciare a far valere i propri diritti, nelle persone che non possono pagare un difensore. Si inserisce una novità nella richiesta di patrocinio a spese dello Stato a difesa del minore nell’ambito di un procedimento di separazione: il difensore degli interessi del minore, che si inserisce nella conflittualità di una separazione personale giudiziale tra coniugi.

Forum Donne giuriste
Gli ordini di protezione, richiesti autonomamente, nel 2023 sono stati 6, tutti presentati da donne (3 italiane e 3 di origine straniera) nei confronti di partner o ex partner: 4 italiani e 2 stranieri. Dei 6 ricorsi, 4 sono stati accolti e 2 estinti, nessuno rigettato.
Nel 2024, al 14 novembre, i dati sono in crescita, con 8 ordini di protezione, richiesti da donne (6 italiane e 2 di origine non italiana) nei confronti di partner o ex partner (5 italiani e 3 di origine straniera). Attualmente rispetto agli 8 ricorsi, 6 sono stati accolti e 2 sono in corso di valutazione.

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Ultimo aggiornamento: 22-11-2024, 14:50