Contenuto
Piazza San Prospero torna alla bellezza, al decoro e alla piena accessibilità. Partiranno a breve infatti i lavori di riqualificazione della storica piazza del patrono di Reggio Emilia - un gioiello di storia, arte e architettura, tra i luoghi più cari ai reggiani e fra i simboli della città emiliana - bisognosa di interventi di ripavimentazione per renderla maggiormente fruibile e ripristinarne lo stato di decoro compromesso dall’usura e dagli scavi per il rifacimento dei sottoservizi.
Obiettivo dell’intervento è valorizzare uno degli spazi che per storia e identità più rappresenta la città, scrigno di architetture e simboli in cui la città da sempre si riconosce. Per questo motivo, i lavori saranno orientati a rendere la piazza più contemporanea senza snaturarne tuttavia l’identità e il carattere storico che la contraddistingue.
La nuova pavimentazione manterrà il porfido rosso a ‘sanpietrini’, proponendo formati, trame e disegni di posa diversi rispetto a quelli attuali e creando uno spazio unico, pienamente accessibile anche per persone a mobilità ridotta.
Verranno infatti eliminati tutti i dislivelli ora presenti, anche quelli tra piazza e portici, e sarà una diversa trama della pavimentazione (detta posa ‘a correre’ con andamento lineare e a linee parallele dei ‘sanpietrini’) a segnare la presenza del plateatico centrale.
Il disegno del porfido nelle altre parti del selciato sarà invece con andamento ‘ad arco contrastato’.
Verranno inoltre inseriti percorsi tattili in pietra per garantire l’orientamento alle persone non vedenti, in modo da guidarle nell’attraversamento per raggiungere l’altro tratto di portico, portico che garantisce un camminamento protetto, una guida naturale, senza necessità di inserimento di ulteriori guide.
La riqualificazione del selciato della piazza, in quanto a forme e materiali, è stato concordato con la Sovrintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che la scorsa primavera aveva realizzato una serie di interventi preliminari per sondare al presenza di reperti archeologici, rinvenendovi tracce di sepolture e alcuni mosaici, questi ultimi di epoca romana, a quote profonde.
Hanno detto
“Con l’avvio della riqualificazione di piazza San Prospero – una delle più importanti, belle e identitarie della nostra città - manteniamo uno degli impegni più importanti presi all’inizio del mandato amministrativo, basato su una delle scelte politiche portanti: mantenere e accrescere la qualità dello spazio pubblico”, ha detto il sindaco Luca Vecchi, durante la presentazione di progetto e lavori ai media.
“In centro storico, dopo la avvenuta riqualificazione delle piazze Gioberti e Roversi e, in via di conclusione, di via Ariosto e porta Castello – ha proseguito il sindaco – piazza San Prospero sarà al centro di un lavoro di ripristino e valorizzazione sia urbana, sia culturale, sia economico-commerciale. La nuova pavimentazione, al centro di approfondimenti da parte di Comune e Sovrintendenza, unisce storia, memoria e rinnovo ispirato a un’idea contemporanea di piazza per quanto riguarda in particolar la sua accessibilità e fruibilità, le sue funzioni sociali e aggregative. Permarrà il porfido, con disegni analoghi ai precedenti e con un plateatico ‘citato’ sulla base di forme e disegni di metà Ottocento”.
“Piazza San Prospero è un luogo iconico della città, che porta con sé secoli di storia e di vita - ha sottolineato Nicola Tria assessore ai Lavori pubblici – Perciò la sua nuova pavimentazione è stata studiata e valutata sotto ogni aspetto, compreso quello del significato e della funzione attuale di uno spazio pubblico di questo tipo e di questo rilievo. Credo che il progetto realizzato tega conto e armonizzi, anche sul piano delle soluzioni tecniche, tutti gli aspetti. Per tutelare al meglio questo patrimonio, il cantiere avrà un costante monitoraggio della Soprintendenza.
“Nel dettaglio – ha concluso l’assessore - il progetto porterà tutta la superficie della piazza, plateatico compreso, allo stesso livello, per facilitare la mobilità delle persone, abbattendo le barriere architettoniche. Saranno i differenti disegni e metodi di posa del porfido a dare la delimitazione delle diverse aree storiche, evocandole e mantenendole leggibili”.
“C’è grande attesa e interesse per i lavori di riqualificazione della piazza San Prospero e non può essere diversamente, dato il pregio e il significato collettivo di questo luogo – ha detto Mariafrancesca Sidoli assessora a Commercio e Valorizzazione del centro storico – È uno spazio vocato alle relazioni e il progetto che lo riguarda non può che implicare relazioni strette con i titolari di attività economiche e i residenti, che saranno accompagnati nello sviluppo dei lavori, in tutte le sue diverse fasi. Già stamani abbiamo svolto un primo incontro informativo con gli esercenti e le associazioni di categoria, e spiegato loro le diverse fasi di lavorazione e le azioni di comunicazione previste puntualmente, anche con installazioni e volantini. Si valuteranno eventuali esenzioni e agevolazioni temporanee per le attività commerciali, al fine di alleviare l’impatto economico sulle attività nei quattro mesi di lavori.
“All’inizio il cantiere occuperà tutta la piazza e andrà però restringendosi, liberando gli spazi dalle estremità verso l’area centrale della piazza stessa – ha aggiunto l’assessora – La piazza resterà comunque accessibile attraverso i percorsi porticati: le attività economiche saranno sempre aperte e accessibili. Il Comune assicura altresì una presenza e una relazione diretta con gli interessati, sul posto, attraverso i propri tecnici. Abbiamo previsto inoltre la possibilità di svolgere sopralluoghi in corso d’opera e visite guidate.
“Il confronto è aperto anche con gli ambulanti del mercato quotidiano e infrasettimanale – ha proseguito Sidoli – che ora sono dislocati in piazza Martiri del 7 Luglio e in piazza della Vittoria: parte di essi è intenzionata a restare nelle nuove sedi, un’altra parte è orientata a tornare, a lavori ultimati, in piazza San Prospero.
“Riqualificazione, lavoro e vivibilità sono perciò le tre fasi dell’intervento – ha concluso l’assessora Sidoli – Se la nuova pavimentazione si inserisce in un percorso che ha già visto la riqualificazione e il restauro di edifici privati e della splendida Torre campanaria della Basilica, terminati i lavori la piazza dovrà riprendere la sua vita per continuare ad essere centrale, non solo fisicamente, nella vita della città. Prevediamo perciò, come avvenuto in altri spazi del centro storico riqualificati, attività che mantengano decoro e centralità alla piazza. Non ultimo, un lavoro di cura costante e manutenzione di questo bene comune così importante, che assicuri il permanere della qualità del luogo e introduca alcuni accorgimenti, come la selezione dei mezzi, in particolare quelli pesanti, non idonei e in grado di ferire il nuovo assetto riqualificato”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i tecnici del Comune che si occupano della riqualificazione: l’ingegner Matteo Tanzi responsabile del procedimento e l’architetto Giovanni Gherpelli direttore dei lavori.
Opere e cantiere
Nello specifico le opere, per un investimento di 750mila euro sostenuto dal Comune, comportano:
- la rimozione della pavimentazione esistente;
- la realizzazione ex novo del ‘massetto’ a base della nuova pavimentazione, per rendere omogeneo e stabile l’intero impianto pavimentale;
- il posizionamento delle nuove reti di drenaggio delle acque meteoriche e di reti infrastrutturali;
- la realizzazione delle nuove pavimentazioni in porfido rosso e degli elementi ‘di dettaglio’, quali la nuova passerella di accesso al sagrato di San Prospero.
Gli scavi per la realizzazione delle pendenze e la predisposizione del sottofondo saranno svolti sotto sorveglianza archeologica e la Soprintendenza effettuerà alcuni sondaggi integrativi.
Il rifacimento dei sottoservizi delle reti reti gas, acqua e fognature è già stato completato nel corso del 2021.
Accessibilità
Durante tutta la durata del cantiere, gli esercizi commerciali, così come le residenze private e la basilica di San Prospero saranno pienamente accessibili attraverso percorsi pedonali e sfruttando la presenza dei portici perimetrali, su cui non si interviene.
Il cantiere sarà accompagnato da azioni di comunicazione nelle sue diverse fasi, con particolare attenzione per residenti e attività economiche; potranno essere organizzate visite guidate.
I lavori avranno una durata di circa 4 mesi, in modo da potere permettere il pieno utilizzo della piazza a partire dalla stagione estiva.
Avanzamento lavori
La pianificazione dei lavori prevede un avanzamento ‘per step’; inizialmente, per consentire alcune tipologie di lavorazione, si renderà necessaria la chiusura totale della piazza, mentre in fase di cantiere avanzato verranno liberate prioritariamente le aree perimetrali e i lavori si concentreranno nella parte centrale della piazza per l’ultimazione delle opere.
Non sono previste modifiche alla circolazione nelle vie circostanti la piazza; lo stradone del Vescovado sarà adibito all’ingresso dei mezzi al cantiere con la conseguente soppressione temporanea di alcuni posti auto.
Note storiche
Le origini di piazza San Prospero risalgono alla fine del X secolo (997), quando il vescovo Teuzone fece edificare la nuova chiesa per custodire le reliquie del patrono san Prospero, e da allora prende forma lentamente con successivi interventi urbanistici e architettonici, come la risistemazione della chiesa di San Prospero e delle absidi del Duomo all’inizio del secolo XVI (1504), o l’apertura dello stradone del vescovado nel secolo XVII.
La piazza San Prospero - chiamata dai reggiani anche “piazza Piccola” o “Piâsa Céca” in dialetto, per il paragone con la vicina piazza Prampolini (piazza Grande o Piâsa Granda) cui è collegata tramite vicolo Broletto, conservando nel complesso l’assetto urbanistico medievale di matrice lombarda - è uno spazio di eccezionale pregio storico e architettonico, costituito ‘a corte’ e racchiuso da palazzi porticati di epoca neoclassica a nord e sud, dalle splendide absidi cinquecentesche del Duomo a ovest e dalla basilica tardo rinascimentale di San Prospero a est. Quest’ultima caratterizza la piazza stessa con la sua facciata barocca settecentesca, i leoni stilofori in marmo rosa di Verona e la sua incompiuta ma straordinaria torre campanaria, a pianta ottagonale, in stile manierista, realizzata con la consulenza di Giulio Romano.
La Piazza raggiunge l’attuale configurazione planimetrica nell’ottocento, quando lo spazio del plateatico, prima molto più angusto e concepito come spazio ‘di risulta’ quasi secondario, viene finalmente scandito e delineato da due cortine di edifici laterali che guidano lo sguardo verso la facciata scenografica della basilica e verso la splendida torre ottagonale o viceversa fanno sì che chi esca dalla chiesa non possa non alzare lo sguardo verso la poliedrica geometria del complesso absidale del Duomo.
Il selciato di piazza San Prospero per tappe, dalle origini all’inizio del Novecento...
- fino al 1536: terreno battuto e ghiaia
- dal 1536: pavimentazione rinascimentale in ciottoli
- dal 1800 circa: pavimentazione in acciottolato di fiume di colore grigio intercalato da file di ciottoli sbozzati e riquadrati che, in corrispondenza delle caditoie, erano accoppiati in modo da realizzare una guida allo scolo delle acque.
...dall’inizio del Novecento al 1960...
- 1910 circa: vengono realizzate due isole centrali rialzate con bordatura in granito ed una pavimentazione centrale in lastre di cemento, mentre l’anello che circonda la piazza rimane in ciottolo
… e dal 1960 ai giorni nostri.
- 1960 circa: pavimentazione in cubetti di porfido rosso sia per le due isole centrali delimitate da cordoli in granito sia per l’anello secondo la configurazione attuale. La piazza assume la configurazione attuale con pavimentazione in cubetti di porfido rosso nello stesso periodo in cui viene riqualificata piazza Prampolini, negli anni Sessanta del secolo scorso.
Info:
Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:51