Salta al contenuto

Contenuto

Avviato il confronto tra Comune e Comitato su “902-Abitare solidale”. Nei primi due incontri il Comune ha esposto le ipotesi alternative di attuazione del progetto: il ritorno in locazione agevolata con possibilità di riscatto e l’edificazione di un nuovo immobile per vendita convenzionata con accesso prioritario per gli attuali residenti.

Si sono svolti, il 19 ottobre e il 2 novembre, i primi due incontri del percorso di confronto tra Comune di Reggio Emilia, Acer e Comitato abitanti di via Paradisi rispetto al progetto “902/Abitare Solidale”, presentato lo scorso febbraio dal Comune e giudicato dalla Regione Emilia-Romagna meritevole di un finanziamento pubblico di 5,3 milioni di euro. Gli incontri sono durati complessivamente 5 ore e mezzo e hanno visto la presenza dell’assessore alla Casa Lanfranco de Franco, del presidente di Acer Reggio Emilia Marco Corradi, del coordinatore del progetto, architetto Vittorio Gimigliano, di una delegazione del Comitato composta da Laura Scillitani, Alessandro Scillitani, Valbona Dhora, Marisa Riva e Tomaso Prodi in qualità di tecnico di fiducia del Comitato, e delle operatrici del Centro di Mediazione sociale e dei Conflitti.

Nel corso dei due incontri il Comune ha presentato ai rappresentanti del Comitato due ipotesi alternative di realizzazione dell’intervento.

La prima ipotesi presentata dal Comune consiste nella possibilità di riservare, una volta finiti i lavori, una quota di appartamenti dei civici 6, 8 e 10 ad un bando Ers che prevederebbe la locazione convenzionata con possibilità di riscatto a 20 anni, con accesso prioritario ai mono-proprietari residenti alla data della pubblicazione del progetto. In questa opzione, sarebbero riviste le caratteristiche tipologiche degli appartamenti, in particolare del civico 6, spostando i micro-living previsti per la locazione temporanea sul nato nord (verso la ferrovia) e riproducendo l’attuale impostazione dei balconi degli appartamenti per locazione a lungo termine sul lato sud (verso gli Appennini). Questa proposta è stata giudicata negativamente dal Comitato in quanto comporterebbe comunque un doppio trasloco per i residenti, con necessità di trovare una soluzione-ponte per il periodo del cantiere, per poi tornare in condizioni di proprietà differita nel tempo, in appartamenti diversi da quelli oggi in proprietà.

La seconda ipotesi prevede che, attraverso la riorganizzazione dell'area sportiva già urbanizzata, si realizzi un edificio per Ers a vendita convenzionata in diritto di superficie, con accesso prioritario per i mono-proprietari residenti dei numeri 6, 8 e 10. Anche in questo caso le caratteristiche tipologiche dei singoli appartamenti sarebbero progettate in coerenza con le istanze espresse dai residenti negli incontri svolti negli ultimi mesi. In questo scenario, l’attuale area sportiva riorganizzata manterrebbe i due campi di gioco e gli spogliatoi in muratura come da progetto originale e sarebbe ampliata l’area verde limitrofa già destinata a parco. La realizzazione dell’edificio sarebbe il primo intervento da attuare nell’ambito del Piano di riqualificazione. Il Comitato ha considerato questa seconda proposta come interessante e un passo avanti nel confronto con il Comune, in quanto permetterebbe agli attuali residenti di effettuare un solo trasloco per entrare da subito in una condizione di proprietà dell’appartamento, a pochi metri dall’attuale edificio di residenza.

Durante gli incontri, Comune e Comitato hanno approfondito il confronto sulle caratteristiche generali del progetto, in particolare sui dati socio-demografici raccolti, rimanendo distanti sul tema dei criteri di scelta degli immobili 6, 8 e 10 come oggetto di intervento, ma confermando la condivisione della necessità di una riqualificazione dell’area 902 (l'isolato di via Turri e via Paradisi).

Il Comitato inoltre ha ribadito più volte le difficoltà di carattere affettivo e personale, in particolare dei residenti più anziani e in ogni caso di coloro che sono residenti da lungo tempo in zona, nell’immaginare un cambiamento di vita così rilevante come quello proposto.

Comune e Acer, nel riconoscere questo aspetto come delicato, hanno ribadito la massima disponibilità nel costruire percorsi di accompagnamento all’abitare per permettere a tutti i residenti di trovare una soluzione adeguata alle ulteriori esigenze che emergeranno nel percorso.

I verbali dei due incontri sono a disposizione tra gli allegati.

Allegati

A cura di

Questa pagina è gestita da

Ufficio relazioni con il pubblico Telefono: 0522 456660

Via Luigi Carlo Farini, 2/1

42121 Reggio Emilia

Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:51