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Oltre 200 ragazzi, tra i 12 e i 16 anni, delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Reggio Emilia hanno avuto la possibilità, in questo giorni, di partecipare ad un percorso formativo dedicato al tema dell’adattamento al cambiamento climatico, dal titolo ‘Il Clima ci dà una… lezione’.
L’iniziativa, proposta dal Comune di Reggio Emilia, è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo Life CityAdap3 (www.comune.re.it/cityadap3) di cui lo stesso Comune è partner.
“Il grande entusiasmo e il pensiero critico espressi da studentesse e studenti sono senza dubbio i primi esiti positivi del percorso ‘Il clima ci dà… una lezione’. Per l’Amministrazione si tratta di occasioni preziosissime di confronto e dialogo con le nuove generazioni, così attente e consapevoli dei problemi dell’ambiente, in particolare i cambiamenti climatici, e dell’impellenza di una loro soluzione”, ha commentato l’assessora alle Politiche per la sostenibilità, Carlotta Bonvicini, che ha avviato il progetto incontrando le diverse classi.
Quattro le scuole reggiane coinvolte, per un totale di otto classi:
- le seconde D e F del Istituto di Istruzione superiore ‘Zanelli’, coordinate dalla professoressa Maria Cannio;
- le seconde E e F della scuola secondaria di primo grado ‘Galilei’ di Massenzatico coordinate dalla professoressa Marta Maria Uva;
- le terze B e C della scuola secondaria di primo grado ‘Don Pasquino Borghi, coordinatrice la professoressa Annalisa Mazzacani;
- le seconde C e L dell’Istituto di istruzione superiore ‘Blaise Pascal’, coordinatrici le professoresse Paola Semeghini e Annamaria Cucchi.
La partecipazione per le classi è stata completamente gratuita, in quanto finanziata per sei classi dal progetto Life CityAdap3 della Unione Europea e per due classi dal progetto ‘Crisi climatica e resilienza urbana’ di Arpae per i Centri di educazione alla sostenibilità.
Il percorso ‘Il Clima ci dà una… lezione’, realizzato nei primi mesi dell’anno scolastico 2023-24, ha previsto per ogni classe tre incontri da due ore ciascuno, per un totale di sei ore.
Dopo un primo incontro introduttivo, ragazze e ragazzi sono stati impegnati sul campo, in un sopralluogo in una zona nei pressi dell’edificio scolastico, durante il quale gli studenti hanno imparato ad osservare la città e ad individuare le criticità climatiche e le soluzioni adattative già presenti e quelle che invece si potrebbero mettere in campo.
In questa occasione, divisi in piccoli gruppi dotati della strumentazione necessaria, i ragazzi hanno raccolto dati e fatto rilevazioni specifiche; ogni gruppo aveva il compito di considerare i diversi temi critici da una prospettiva diversa, dalle temperature alle infrastrutture verdi, dall’accessibilità alla gestione delle acque. Nel terzo incontro, di restituzione in aula, gli studenti hanno esposto i dati raccolti in sopralluogo e, partendo da questi, hanno fatto analisi e riflessioni rispetto alle capacità di adattamento del nostro territorio ai cambiamenti climatici.
Il percorso formativo e laboratoriale aveva infatti, quali finalità, aumentare la consapevolezza degli studenti sull'importanza dell'adattamento e della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici; fare prendere coscienza degli impatti di tali cambiamenti sulla loro vita; fare conoscere le azioni che possono essere messe in pratica a livello locale dalle città e da ciascun cittadino e cittadina, di qualsiasi età; attuare attività formativa con un approccio dinamico e partecipativo, calando i temi affrontati sulla realtà locale.
Il progetto Life CityAdap3 è finalizzato alla realizzazione di azioni di adattamento al cambiamento climatico nei comuni partner (oltre a Reggio Emilia, alcuni comuni della regione spagnola della Murcia), in partnership con le imprese del territorio, ma prevede anche numerose attività di comunicazione sul tema del necessario adattamento dei territori a tali criticità e una specifica attività di formazione, finanziata dall’Unione Europea, rivolta sia ai cittadini che agli studenti.
Ultimo aggiornamento: 29-02-2024, 12:50