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Prosegue il percorso di approvazione di due Regolamenti rilevanti per la frequentazione e gli esercizi pubblici del Centro storico di Reggio Emilia: stasera, martedì 12 marzo, alle ore 18.30 l’assessora a Commercio, Attività produttive e Valorizzazione del Centro storico Mariafrancesca Sidoli e la Commissione consiliare VII sono impegnate nella presentazione e discussione del Regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico annesso agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di definire linee e criteri per le distese e i dehors condivisi con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in continuità con quanto previsto dal Piano comunale di valorizzazione del Centro storico.

Unitamente si presentano l’aggiornamento e revisione del Regolamento di igiene degli alimenti e bevande in accordo con l’Asl di Reggio Emilia.

“Si tratta di aggiornamenti normativi che potranno incidere sulla vita del Centro storico poiché, partendo dal piano di valorizzazione delle distese, si arriva al Regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico annesso agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – spiega l’assessora Mariafrancesca Sidoli - L’atto amministrativo che si prefigge l’obiettivo di dotare tutto il territorio comunale, ed in particolare il Centro storico, di un ulteriore approccio innovativo in materia di regolamentazione di occupazione dello spazio pubblico annesso alle attività di somministrazione, che recepisce le trasformazioni avvenute negli usi e costumi dei cittadini, guarda ai profondi cambiamenti climatici in corso che incidono inevitabilmente anche sulla frequentazione dei luoghi all’aperto, e interpreta gli avvenimenti trascorsi dagli anni della pandemia ad oggi, ponendo indicazioni e linee guida in equilibrio con i vincoli storici, culturali e architettonici che il contesto urbano di pregio richiede”.

Gli spazi pubblici, infatti, costituiscono la struttura portante della vita sociale, culturale ed economica della città: sono il luoghi privilegiati dell’aggregazione sociale. L’Amministrazione comunale si è posta perciò gli obiettivi della qualità di tali spazi, dell’efficienza dei servizi, e nel contempo dello sviluppo delle attività commerciali e culturali. L’esplosione della pandemia e il cambiamento climatico hanno portato un’accelerazione nelle abitudini di socializzazione en plein air, aumentando la domanda spaziale e temporale di uso delle distese e dei dehors esterni, concessi ai locali di somministrazione, e modificandone la tipologia richiesta.

Infatti oggi si prediligono strutture:

  • aperte o semi-aperte
  • flessibili e adattabili a seconda della stagionalità
  • facilmente amovibili
  • di minor impatto economico per i privati riguardo all’investimento dei componenti di arredo.

Si sta più volentieri all’aperto, in strutture areate, che consentano protezione, ombreggiatura e riscaldamento, con proposte di soluzioni modulari che incontrano l’esigenza di investimenti sostenibili di risorse da parte delle attività ancora alle prese con le conseguenze economiche delle crisi globali degli ultimi anni.

Il percorso di individuazione di criteri, materiali e stesura delle disposizioni regolamentari ha previsto il coinvolgimento sin dalle prime battute della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara - che ha individuato limitazioni e tutele a salvaguardia del patrimonio storico e ha rilasciato la sua definitiva approvazione - così come il coinvolgimento delle principali associazioni di categoria attraverso incontri e raccolta di istanze ed eventuali richieste di chiarimento o modifiche.

L’approvazione del Regolamento su distese e dehors permetterà alle attività che vorranno dotarsi di moduli e arredi, così come previsti dallo stesso Regolamento, di utilizzare un iter più snello e celere.

Qualsiasi altra proposta avanzata, diversa dai modelli predisposti nel Regolamento, potrà sempre essere tenuta in considerazione, ma tale richiesta dovrà essere sottoposta alla stessa Soprintendenza per l’autorizzazione.

Ad oggi permangono alcune altre procedure semplificate, senza oneri economici per le imprese, introdotte nel periodo pandemico, quale la disposizione, attualmente prorogata fino al 31 dicembre 2024, per cui non è necessaria l’acquisizione del parere della Soprintendenza per la posa in opera di strutture amovibili (dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni).

Approvare il nuovo Regolamento comunale oggi permetterà, allo scadere della deroga, di rimanere in una sorta di procedura agevolata laddove si rispetteranno i requisiti previsti.

Per il 2024, è stata approvata dal Comune la riduzione del 50% del canone annuale per l’occupazione permanente di suolo pubblico relativa ai dehors (strutture chiuse e semichiuse ) istallate in Centro storico, come misura di sostegno alle imprese.

Sono state individuate alcune zone più centrali della Città storica in cui - per ragioni di salvaguardia del patrimonio artistico, storico e archeologico, o per le funzioni diverse a cui il luogo è destinato (sede di mercato, di grandi eventi… ) - sarà consentita la sola disposizione di distese di sedie e tavoli con elementi rimovibili di ombreggiatura e riscaldamento.

Le aree interessate da questa disposizione sono: vicolo del Broletto e le piazze Fontanesi, San Prospero, Prampolini, Casotti, del Monte, Martiri del 7 Luglio, della Vittoria, Roversi e Gioberti.

Nelle restanti aree del Centro storico saranno ammesse due tipologie, che prevederanno: pedane rialzate delimitate da elementi perimetrali quali parapetti, panche o fioriere in acciaio (tipologia A), oppure quelle che oltre a queste caratteristiche saranno dotate anche di ombreggiamento (tipologia B).

Le rimanenti tipologie, ossia quelle con pedana rialzata delimitata da struttura a pergola in acciaio dotata di traversi in copertura e delimitata da elementi perimetrali quali parapetti, panche o fioriere (tipologia C) e quelle con pedana rialzata delimitata da struttura a pergola in acciaio, sempre delimitata da elementi perimetrali quali parapetti, panche o fioriere (tipologia D) saranno invece consentite in corso Garibaldi, via Ludovico Ariosto e lungo i viali della circonvallazione.

In Centro storico, le strutture chiuse dovranno essere conformi a queste ultime due tipologie e la perimetrazione dovrà essere realizzata con materiali trasparenti.

Particolare attenzione è stata riservata alle aree interessate dal Progetto Ducato Estense, che ha permesso la riqualificazione e la valorizzazione della Passeggiata Settecentesca di collegamento fra il Palazzo ducale di corso Garibaldi e la Reggia di Rivalta.

Lungo questo asse, come richiesto dalla Soprintendenza, occorrerà garantire la massima compatibilità dell’intervento richiesto con quelli già eseguiti, in particolare per quanto riguarderà le finiture e gli arredi urbani già realizzati.

Nelle aree fuori dal perimetro del Centro storico saranno infine ammesse tutte le tipologie, nonché le strutture chiuse che rispetteranno le norme del Regolamento urbanistico edilizio.

Nella nuova regolamentazione è stato disciplinato inoltre il ‘consumo sul posto’ per attività quali:

  • esercizi di vicinato per la vendita di prodotti alimentari
  • attività artigianali di produzione propria e vendita di prodotti alimentari
  • attività di panificazione e produzione di prodotti da forno.

Per queste categorie, sarà possibile un’occupazione di 10 metri quadrati di suolo pubblico, con distese di tavoli, sedie e protezioni quali ombrelloni.

Il Servizio Sportello attività produttive e edilizia ha predisposto un documento, in cui verranno illustrate nel dettaglio tutte le specifiche delle varie tipologie di dehors ammesse, che sarà consultabile nella relativa area del sito istituzionale del Comune.

Unitamente all’approvazione del nuovo Regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico, a seguito di un tavolo di verifica con l’Asl di Reggio Emilia, si procede all’aggiornamento della parte IV del Regolamento d’igiene nella somministrazione degli alimenti e delle bevande, risalente al 2014.

Gli aggiornamenti discendono dall’approvazione dei nuovi strumenti urbanistici, che dettano regole in materia di altezze dei locali, e dalle nuove normative comunitarie e nazionali. Sono state introdotte alcune misure semplificative tra le quali:

  • possibilità di coesistenza in un unico locale dei vani cantina e dispensa negli esercizi di ristorazione;
  • disposizioni per servizi igienici per persone con disabilità, che non abbiano accesso diretto ai locali di somministrazione;
  • eliminazione di altezze dei locali e richiamo al Regolamento edilizio esistente.

Vengono altresì disciplinate le modalità igienico-sanitarie delle aree destinate alla vendita da parte dei produttori agricoli o dei commercianti nel settore alimentare, per quanto riguarda banchi, frigoriferi, contenitori isotermici, vendita di carni e affettatura di salumi.

Ultimo aggiornamento: 21-08-2024, 09:20

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