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Le forti precipitazioni di questi giorni che hanno generato di nuovo esondazioni, frane e alluvioni, in particolare in Romagna e nelle Marche portano a riflettere sulla gestione idrogeologica del territorio, vera e propria urgenza che deve superare la normale amministrazione.
L'azione combinata della crisi climatica e dell'eccessiva urbanizzazione del territorio portano a conseguenze che mettono in discussione la stessa presenza di insediamenti umani nelle prossimità dei corsi d'acqua.
Il nostro territorio non ha subito per il momento gli effetti più disastrosi di questi fenomeni ma si è ritenuto comunque importante mettere in atto misure che possano prevenirli e che si interroghino in una logica di lungo periodo.
Per questo il Comune ha scritto una lettera nei giorni scorsi ad Aipo, agenzia interregionale per il fiume Po, che si occupa della sicurezza idraulica di tutto il bacino del grande fiume, in previsione dei lavori che riguarderanno a breve alcuni corsi d'acqua che attraversano il territorio reggiano, in particolare il Rodano e il Crostolo.
Dopo aver visto quanto accaduto con il diboscamento di un'area enorme a ridosso del Secchia, nella zona di Marzaglia, dove Aipo ha disposto l'eliminazione di circa 40 ettari di bosco, in particolare pioppi e faggi, senza una vera attinenza alle disposizioni di valutazione di impatto ambientale (Via) e valutazione di incidenza ambientale (Vinca),è stato ritenuto opportuno fare presente che sul nostro territorio viene chiesta condivisione nelle scelte che riguardano i corsi dei fiumi.
Secondo l’orientamento di geologi ed esperti oggi l’unica pulizia fluviale efficace e utile è la rimozione del legname secco; gli alberi 'vivi' rappresentano invece una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica.
La lettera è partita una settimana fa e si attende risposta da Aipo.
Ultimo aggiornamento: 02-10-2024, 12:48