Premio per la Pace Giuseppe Dossetti: XVI edizione 2024/25
La scadenza per partecipare è lunedì 31 marzo 2025.
Sono usciti i bandi del Premio per la pace intitolati a Giuseppe Dossetti, il riconoscimento ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna insieme alla Fondazione “Pietro Manodori”.
Il Premio vuole ricordare la figura e l’opera di don Giuseppe Dossetti con un appuntamento annuale ispirato ai principi che lo hanno guidato, quali un irriducibile antifascismo dal quale scaturì la sua attiva partecipazione alla Resistenza – inteso in senso ampio, come rifiuto di ogni forma di fascismo, non solo per il passato, ma anche per il presente e per il futuro.
Altro grande principio fu per Dossetti l’affermazione di una democrazia reale, sostanziale, non nominalista alla quale si ispira il testo della Costituzione italiana, come Patto fondante della Repubblica uscita dall’evento tragico e violento della seconda guerra mondiale.
Non ultimo, l’aspirazione universale alla pace e alla cooperazione fraterna fra gli individui e i popoli, il riconoscimento dei diritti della persona, il dialogo interreligioso, la solidarietà e il rifiuto della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” secondo quanto recita l’articolo 11 della Costituzione italiana.
Con il premio si vuole far emergere e dare un riconoscimento a chi, con la propria attività ed il proprio impegno, come singoli o in associazione, diffondono la cultura della pace e, non ultimo, si vogliono stimolare le giovani generazioni (dalla terza media alla quinta superiore) in merito ai temi della pace, della solidarietà, dell’uguaglianza.
Scadenza per l’invio dei moduli di candidatura: lunedì 31 marzo 2025, ore 24.00.
Il premio vuole valorizzare l'operato di associazioni e singoli cittadini che abbiano compiuto, negli ultimi anni, azioni di pace coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita.
Il bando è nazionale.
Vi è una sezione specifica per le associazioni reggiane (Premio “Fondazione Manodori”).
- All’associazione prima classificata sarà consegnato un premio in denaro di € 5.000,00 per sostenere l’azione di pace candidata.
- All’associazione reggiana vincitrice del “premio speciale Fondazione Pietro Manodori” sarà consegnato un premio in denaro di € 2.000,00 per sostenere l’azione di pace candidata.
- Al cittadino/alla cittadina primo classificato sarà consegnata una targa del Premio.
La scadenza per l’invio dei moduli di candidatura sono le ore 24 di lunedì 31 marzo 2025
I moduli e il bando sono disponibili in allegato.
Il Concorso prevede la premiazione di tre elaborati prodotti dagli studenti individualmente o in gruppo; possono partecipare gli studenti delle scuole della provincia di Reggio Emilia che nell’anno scolastico 2024/25 frequentano le seguenti classi:
- il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado;
- tutte le classi delle scuole secondarie di secondo grado.
I contenuti dell’elaborato sono la pace e l’uguaglianza, sulla base degli articoli 3 e 11 della Costituzione Italiana.
Sono ammessi al concorso elaborati in forma di:
- saggio breve
- lettera
- articolo di giornale
- testo di canzone
- prodotto multimediale
- fumetto
- opera d’arte
La Giuria selezionerà i tre migliori elaborati. Al docente referente sarà riconosciuto un buono spesa per l’acquisto di libri, cancelleria, materiale didattico, visite, laboratori didattici.
I premi consisteranno nelle seguenti somme:
Scuole secondarie di secondo grado (tutte le classi):
• per l’elaborato 1° classificato Euro 1.000
• per l’elaborato 2° classificato Euro 500
Scuole secondarie di primo grado (terzo anno):
• per l’elaborato 1° classificato Euro 500
Scadenza per l’invio degli elaborati secondo le modalità indicate dal bando scuole: lunedì 31 marzo 2025.
Il bando e la modulistica sono disponibili in allegato.
Enti promotori del Premio sono il Comune di Reggio Emilia, il Comune di Cavriago, la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia-Romagna con il sostegno della Fondazione “Pietro Manodori”.
La Giuria del Premio per la pace “Giuseppe Dossetti è composta da membri designati dagli enti promotori. Il Presidente della Giuria è Pierluigi Castagnetti.
Giuseppe Dossetti (1913-1996) giurista e politico, è stato fra i protagonisti nella stesura della Costituzione repubblicana; sacerdote e monaco partecipò alla elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace, visse la Resistenza al nazi-fascismo in prima persona e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine, Reggio Emilia e Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, tanto da definire lo stesso Cavriago come la sua “università della vita”.
“Mai come in questi tempi il tema della pace è diventato vitale e urgente per l’umanità.” – dice il presidente della giuria “In particolare, sulla pace in Medio Oriente, Giuseppe Dossetti ci ha lasciato ammonimenti e insegnamenti imprescindibili. Verrebbe da dire: partiamo da lì, se vogliamo conoscere quei luoghi e quei popoli da cui tanta della storia contemporanea è partita e oggi dovrà ripartire. Quel Mare nostrum e i suoi tre continenti, le tre grandi capitali, le tre antiche civiltà, le grandi religioni monoteiste, tutto - guerra e pace in particolare - si continua a giocare in questo teatro che non consente a nessuno il lusso di essere semplice spettatore. Anche per questo, oggi più che mai siamo angosciati dalla domanda sul che fare.”
In tema di pace e diritti fondamentali, Pierluigi Castagnetti ha ricostruito un fatto significativo della stesura dell’articolo 2 della Costituzione, a cui lavorarono i padri costituenti reggiani Meuccio Ruini e Giuseppe Dossetti:
“Si legge che la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo. In una prima versione, la proposta era la Repubblica è fonte dei diritti fondamentali, in sostanza la Repubblica era colei che ‘concedeva’ i diritti. Ecco, un importante contributo di Dossetti e Ruini fu l’ottenere che al posto del concetto di ‘concessione’ vi fosse quello di ‘riconoscimento’ dei diritti inviolabili dell’uomo, che quindi esistono da prima, poiché attengono alla persona stessa. La persona è titolare dall’origine di quei diritti, sono in sostanza la persona e la Repubblica non può qui che ‘riconoscere’ quanto già esiste. "