Caratteristiche


  • Lunghezza: 4,5 km
  • Durata: 1h 35' (da bivio sentiero 646P)
  • Difficoltà: E
  • Partenza: Chiesa di S. Floriano, Gavassa (43,1 m s.l.m.)
  • Arrivo: Ponte della Sbarra (38,7 m s.l.m.)
  • Collegamenti:
    - sentiero 646 Via Matildica del Volto Santo
    - sentiero 646P Anello del Campovolo

Descrizione

Il tracciato (4,5 km) segue il corso del torrente Rodano all’interno della zona di particolare interesse paesaggistico posta fra Gavassa e Pratofontana. Si caratterizza come un prolungamento della greenway esistente dal ponte di Villa Curta verso nord, che costituisce il segmento orientale della Cintura Verde di Reggio Emilia. Pur avendo origine dal bivio con il sentiero del Campovolo (CAI 646P), il punto di partenza del percorso è alla chiesa parrocchiale di Gavassa, di origine medievale e ricostruita nell’800. Dalla chiesa, tramite via Fleming, ci si porta al ponte sul Rodano di via Vertoiba, dove in destra idraulica ha inizio il sentiero vero e proprio. Percorrendo la sommità arginale destra del torrente, e superata un’eclettica casa colonica con merlatura “neo-ghibellina”, si abbandona la vegetazione ripariale e si arriva nella zona detta Cirenaica, toponimo di chiara evocazione coloniale. Si scavalca così il Rodano tramite il ponte delle Assi o di San Donnino (dapprima costruito in legno e dall’800 in muratura) e da via Mozart si imbocca via Giuseppe Torelli (già via delle Carraie), entrando così in territorio di Mancasale. Fiancheggiando il Rodano un viottolo conduce oltre l’autostrada e laferrovia ad alta velocità. Si segue così il tracciato posto a sinistra del torrente che sfocia dopo alcune centinaia di metri al ponte della Sbarra, suggestivo manufatto a schiena d’asino esistente già nel XVIII secolo, che ricalca la “Vecchia strada per Reggiolo”, direttrice medievale corrispondente alle attuali via Spagni e via Camellini (Pratofontana), via Petrella (Mancasale), via delle Ortolane e via Veneri (Santa Croce). Su di essa è stato recentemente istituito l’itinerario CAI 646, parte del cammino della Via Matildica del Volto Santo (285 km fra Mantova, Reggio e Lucca).

Anello di Gavassa

L’anello di Gavassa è un circuito di 2,5 km (durata: 45’) ideato per chi vuole far due passi nella natura senza discostarsi troppo dal centro della frazione. Ripercorre l’itinerario del percorso che prende il via dalla chiesa di Gavassa. Al ponte di via Vertoiba, imboccato il sentiero sulla sponda destra del Rodano, si prosegue per poco più di 400 m, svoltando poi a destra su via Andrea Simonazzi (già Viazza Via Cava). Da qui, proseguendo verso est, si giunge in via don Grazioli, antica strada di Correggio. Ci si porta dunque su via Lenin (ex SS468) all’antico ponte del Castello di Gavassa, posto in località Lumaca sul canale di Prato (già canale d’Enza). Seguendo verso sud la pista ciclopedonale che fiancheggia il canale, dove era collocato il primo cimitero della villa, si approda nuovamente alla chiesa parrocchiale.

Anello della Cirenaica

Si tratta di un anello di 2,6 km (durata: 45’) pensato per chi dal ponte della Sbarra di via Petrella vuole rientrare verso Gavassa tramite un itinerario alternativo. Dal ponte si prosegue verso sud imboccando via Petrella che, una volta superata la stazione AV e l’autostrada arriva all’incrocio con via Giuseppe Torelli, già via delle Carraie nonché strada della centuriazione romana. Imboccata questa via, un lungo rettilineo interrotto da una doppia curva riporta sul torrente Rodano, preceduto sul lato nord da un filare tutelato di olmi.

Allegati