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Biografia
Mi chiamo Irene Manzini Ceinar, sono nata nel 1991 Sono architetto e urbanista. Ho conseguito la laurea in Sustainable Architecture nel 2016, al Politecnico di Milano, laureandomi con lode, e ottenendo la qualifica per lo svolgimento dell’Attività Professionale. Successivamente mi sono trasferita in Inghilterra, dove ho frequentato un Master di ricerca in Urban Design alla Bartlett School of Planning, University College London.
Ho conseguito diverse esperienze lavorative nella città di Londra, sia in studi professionali, lavorando come freelance per l’Amministrazione Pubblica di Hacnkey, che in ambito di ricerca con il gruppo di Civic Design, occupandomi di rigenerazione urbana e processi di progettazione partecipata con le comunità locali. Attualmente ricopro ruoli da ricercatrice nel gruppo ricerca europeo COST Action CA18214 “The Geography of New Working Spaces and the Impact on the Periphery” presso il Politecnico di Milano, e da accademica in università quali il Politecnico di Milano e la Bartlett School of Planning UCL, a Londra. Dal 2019, ho iniziato un percorso di dottorato alla Bartlett School of Architecture, UCL, finanziato da Economic Social Research Council. I miei interessi di ricerca si concentrano sui nuovi spazi del lavoro, quali coworking, il loro impatto sulla città contemporanea, e il potenziale ruolo come luoghi dell’infrastruttura sociale nel quartiere nella fase post-pandemica. Da marzo 2020, vivo a Reggio Emilia dove sto portando avanti il mio dottorato di ricerca da remoto.
Credo fermamente nel ruolo attivo della cittadinanza attiva all’interno delle politiche urbane. Lo scambio tra comunità e soggetti pubblici/istituzioni posta sempre benefici sul territorio: da una parte le comunità contribuiscono attivamente portando la loro esperienza del contesto, dall’altra i professionisti/istituzioni/soggetti pubblici portano la loro conoscenza teorica del territorio. Lo scambio genera sinergie tese al miglioramento, alla consapevolezza e alla contaminazione.
Allo stesso tempo penso sia necessario riconoscere figure competenti che si trovano a metà strada tra comunità e istituzioni e che possano guidare il dialogo attraverso un processo di conoscenza consapevole.
Dopo svariati anni all’estero dove ho avuto l’opportunità di conoscere realtà diverse e di fare esperienze altamente formative, sento l’esigenza di portare quello che ho imparato a casa. Nel mio quartiere, dove ho sempre vissuto, e dove non ho mai perso i contatti con la comunità che vi abita. Rappresentare il mio quartiere sarebbe una grande opportunità innanzitutto per conoscere meglio lo stesso e i suoi abitanti, partecipando a una più forte coesione sociale. In secondo luogo, sarebbe l’occasione per contribuire attivamente portando la mia esperienza in tema di politiche urbane, aiutando la comunità a comprendere determinati processi.
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Ultimo aggiornamento: 28-03-2024, 09:50